“La Giustizia in Veneto ha bisogno di essere gestita con maggior celerità. Ne abbiamo avuto la riprova nei giorni scorsi con il caso di Santa Maria di Sala. Gli uffici giudiziari avevano firmate ma ferme da ben 22 mesi le ordinanze di custodia cautelare”.
E’ Francesca Scatto, consigliere regionale di Lega – LV, presidente della Sesta Commissione regionale a lanciare ancora una volta l’allarme sulle problematiche legate al mondo giudiziario e ribadisce: “Lo scorso 26 novembre ho consegnato a Treviso, nelle mani del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, la copia della mozione approvata in Consiglio Regionale all’unanimità ad aprile 2022 nella quale segnalavo il problema della carenza di organico nel Tribunale di Venezia e in generale in tutto il Veneto. La Giustizia in questo modo non può più andare avanti. Il Tribunale di Venezia deve essere considerata sede disagiata per essere resa successivamente una destinazione più appetibile. In particolare parlando appunto della sede di giustizia veneziana, l’attuale situazione degli organici dei Magistrati e del personale di Cancelleria del Tribunale distrettuale di Venezia ha raggiunto un livello tale di carenza che rende indifferibile l’adozione urgente di soluzioni, anche straordinarie. Il Tribunale di Venezia ma anche le altre sedi del Veneto non possono continuare a sopravvivere grazie ad applicazioni e supplenze temporanee, vista la mole di lavoro da gestire. Altrimenti si rischia che alcuni procedimenti giudiziari, che potrebbero ricadere anche sulla gestione della “cosa pubblica” finiscano come accaduto con il caso di Santa Maria di Sala: 22 mesi prima di procedere all’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare” conclude Francesca Scatto, consigliere regionale di lega – LV e presidente della Sesta Commissione in Consiglio regionale del Veneto.