Il prototipo ibrido a trazione elettrica e a idrogeno
Il prototipo ibrido a trazione elettrica e a idrogeno

Presentato al Parco san Giuliano il prototipo ibrido a trazione elettrica e a idrogeno realizzato nell’ambito del progetto europeo H2GO.

Toccherà a Veritas il compito di testare, nei suoi normali servizi quotidiani, l’innovativo prototipo elettrico integrato con cella di idrogeno, primo frutto, in appena sette mesi di ricerca e di lavoro, del progetto europeo H2GO, co-finanziato da EIT Urban Mobility-European Institute of Innovation, a cui partecipano, oltre alla stessa azienda municipalizzata, il Comune di Venezia, l’università Certh di Salonicco, Aess, le aziende Alkè, Vhit, Arco FC.

Il mezzo è stato presentato ufficialmente questa mattina, al Parco di san Giuliano, alla presenza, oltre che dei rappresentanti dei vari partner coinvolti, dell’assessore comunale all’Ambiente, Massimiliano De Martin.

“Questo progetto – ha spiegato De Martin – è un altro fondamentale tassello del lavoro che il Comune sta compiendo nel campo della transizione energetica, nell’ambito dell’iniziativa ‘Venezia capitale mondiale della sostenibilità’, che ha tra i suoi principali obiettivi il recupero ambientale ed economico di Porto Marghera, con la creazione, in collaborazione con Eni, del ‘cantiere idrogeno’. Siamo tra l’altro i primi ad aver realizzato a Mestre, superando innumerevoli pastoie burocratiche, una stazione di rifornimento di idrogeno, urbana e aperta al pubblico.”

Se l’elettrico sembra sia stato scelto come fonte di energia primaria per la transizione ecologica, e giusto però, hanno spiegato i progettisti del nuovo mezzo, percorrere anche altre strade, come quella dell’idrogeno, che presenta tra l’altro innumerevoli vantaggi, come ad esempio una maggior autonomia e una più veloce ricarica, che permetterebbe alle aziende municipalizzate di poter effettuare più turni di lavoro.

Il prototipo, che ha una velocità massima di 44 km all’ora, è fornito di una batteria elettrica che gli consente un’autonomia massima di 200 km, a cui se ne aggiungono sino a 400 del sistema a idrogeno; ma la vera differenza è nella ricarica: per quella elettrica servono almeno 90 minuti, mentre per quella a idrogeno ne occorrono solo tre.

“E’ importante – ha osservato ancora De Martin – che l’industria sia al passo con queste innovazioni, che questi mezzi, che nascono da un lavoro compiuto a livello internazionale, vengano al più presto prodotti in serie e  diventino così operativi.”

Per ulteriori dettagli sul progetto: www.h2go.site