Luca Zaia è ancora una volta primo nel Governance Pollil sondaggio che registra l’indice di gradimento dei cittadini verso sindaci e presidenti di regione. Il governatore del Veneto è ormai un habitué della graduatoria stilata annualmente da Il Sole 24 Ore e realizzata dall’istituto di ricerca Ipr Marketing su un campione di 1.000 elettori (600 per i primi cittadini dei Comuni capoluogo) disaggregati per sesso, età e area di residenza.

Se nelle statistiche dei sindaci  la longevità del mandato risulta essere penalizzante per il consenso, altrettanto non si può dire per i presidenti di regione. Gli amministratori territoriali “fluttuano” meno di quelli locali, come dimostrano i nomi presenti da anni nelle prime posizioni. Insomma per loro non vale il logorìo del potere, anzi ne viene apprezzata l’esperienza.

Zaia, già al secondo mandato, continua a frequentare le zone alte della classifica, così come il suo collega toscano Enrico Rossi, con il quale si avvicendano in una competizione alla “Coppi-Bartali”. Entrambi registrano un rilevante aumento dell’indice di gradimento – +9,9% il primo; +9% il secondo – rispetto all’anno di elezione.

La conferma che il potere corrode chi non ce l’ha, arriva anche dalle posizioni successive. Roberto Maroni, presidente della Lombardia, occupa il terzo posto del podio con il 54% di consensi migliorando di parecchio la performance elettorale (+11,2%) e la posizione nel precedente Governance Poll.

Completano la top ten Sergio Chiamparino, governatore del Piemonte, piazzatosi al 4° posto; Stefano Bonaccini, Emilia Romagna (5°); Francesco Oliverio, Calabria (6°); Claudio Pittella, Basilicata (7°); Michele Emiliano, Puglia (8°); Paolo Di Laura Frattura, Molise (9°); Vincenzo De Luca, Campania (10°).

Breve notazione: i presidenti delle regioni meridionali, ad eccezione di De Luca, hanno registrato tutti una diminuzione dei consensi rispetto ai rispettivi esiti elettorali.