COMUNICATO STAMPA
Sono stati accolti a Roma dal Ministro Massimo Garavaglia i rappresentanti delle spiagge italiane del G20 spiagge.
I sindaci Roberta Nesto (Cavallino- Treporti Veneto), Giancarlo Farnetani (Castiglione della Pescaia Toscana ), Luca Fanotto (Lignano Sabbiadoro Friuli Venezia Giulia) e Giuseppe Nobiletti (Vieste Puglia ), ribadite la conferma della data dell’avvio delle attività e dei relativi protocolli di sicurezza, hanno illustrato i temi fondamentali legati al turismo balneare.
Le richieste avanzate:
il tema dei lavoratori e delle aziende;
la valorizzazione del sistema turistico italiano, e del balneare in particolare;
il tema delle concessioni demaniali;
l’ottenimento dello status di “città balneare” attraverso una normativa di settore per le città cosiddette “a fisarmonica” che in estate accolgono milioni di persone con conseguenti ripercussioni sull’ente pubblico e su una serie di servizi e attività ad integrazione dei servizi. “L’ottenimento dello Status di Città balneare è uno dei punti sul quale da tempo ci battiamo” ha precisato il coordinatore del G20 Spiagge Pasqualino Codognotto.
«Quello con Garavaglia è stato un incontro significativo per portare all’attenzione le tematiche per le quali come G20 spiagge da tempo stiamo lavorando. È stato un incontro proficuo e abbiamo trovato nel Ministro la giusta sensibilità verso i temi proposti».
L’occasione dell’incontro odierno è stata per i Sindaci anche quella di affrontare i punti del nuovo decreto.
«Alla luce delle nuove linee guida abbiamo avanzato alcune richieste specifiche, in particolare quella legata all’orario di coprifuoco, agli spostamenti tra le regioni e le province e il tema legato alla ristorazione – aggiungono i Sindaci del G20s -. Il Ministro ha condiviso le nostre preoccupazioni. È del tutto evidente che la mancanza di flessibilità oraria danneggerebbe non solo l’attività turistica, ma tutte le altre attività complementari che ruotano attorno a essa. Abbiamo manifestato inoltre alcune richieste in merito all’applicazione della “carta verde” chiedendo piuttosto che venga messa in atto un’implementazione legata alla prevenzione con il sistema tamponi. Auspichiamo che le nostre istanze, volte alla salvaguardia della salute e nel contempo anche del lavoro e dell’economia dei nostri territori, possano essere prese in considerazione dal Governo».