In arrivo grandi novità per la zona a Nord Est del bellunese, ovvero il Comelico, e i nuovi collegamenti con l’Alto Adige e la Val Pusteria. Gianpaolo Bottacin, assessore regionale all’ambiente con delega alla specificità di Belluno, è salito nuovamente in Comelico per incontrare il sindaco Marco Staunovo Polacco e la Giunta comunale di Comelico Superiore. Sul tavolo dell’incontro (vi hanno partecipato i dirigenti regionali che si occupano di territorio, urbanistica e commissioni VIA e VAS) , c’era il tema caldo del collegamento Padola-Pusteria come quello dei vincoli al territorio proposti dal Ministero dei Beni Culturali tramite la Sovrintendenza. Il tutto per tentare di far uscire la zona del Comelico da un isolamento decennale, privo di importanti vie di collegamento e riuscire a portare nell’area nuovi flussi turistici.
“Purtroppo – evidenzia Bottacin – alle mezze parole di apertura pronunciate dal ministro Bonisioli lette sulla stampa locale qualche giorno prima delle elezioni europee, non è seguito alcuna azione. Si confermano, dunque, i dubbi sull’effettiva volontà di procedere da parte del Ministero, sia per quanto riguarda le sue strutture tecniche, che da tempo avevano palesato tante e spesso pretestuose problematicità sul progetto, sia, a questo punto, per quanto riguarda lo stesso vertice politico- amministrativo”. Le dichiarazioni dell’assessore Bottacin, oggetto nei giorni scorsi anche di minacce di morte proprio per il suo attivismo in tanti settori, sono forti :  “Ci aspettavamo una netta presa di posizione del ministro – prosegue l’assessore – ci aspettavamo avesse il coraggio di esprimere con chiarezza un sì o un no. Qui c’è in gioco lo sviluppo di un intero territorio e non si può più tergiversare.” “Bisogna lasciare che la montagna sia gestita dai montanari, – precisa Bottacin – sono i montanari che sanno farlo meglio di chiunque altro perché ci vivono da sempre e conoscono le bellezze del territorio ma anche le mille difficoltà che comporta il viverci. Lo dico in relazione alla proposta di nuovi vincoli ministeriali da applicare all’intera area del Comelico e di Auronzo, aspetto su cui la Giunta regionale si è espressa immediatamente in maniera contraria.” “Ad ogni modo – conclude Bottacin – noi continuiamo a lavorare con le nostrestrutture per accelerare una soluzione praticabile, studiando tutte le possibilità per arrivare a chiudere una partita che, come dimostrato con la manifestazione del 1 giugno, l’intero territorio vuole senza se e senza ma. Sarebbe davvero triste se, proprio in questo momento in cui tutta la montagna dolomitica può tornare a crescere anche e soprattutto grazie alle Olimpiadi di Cortina, una sua parte importante quale è il Comelico ne rimanesse esclusa per la miopia di qualche burocrate romano.”