Abbiamo parlato di giornali e di opportunità occupazionali in un comparto professionale sempre più marcato dalla precarietà, nella conferenza stampa di presentazione del progetto di franchising editoriale cartaceo NOTIZIE PLUS, tenutasi ieri nella suggestiva cornice di Scoletta dei Calegheri a Venezia.

Un progetto d5i livello nazionale, il primo del genere, che fa tesoro della positiva esperienza dei due mensili ad oggi pubblicati – Notizie+ Treviso e Notizie+ Venezia, ai quali sta per aggiungersi l’edizione di Padova – e del trimestrale Salute+ dedicato a tematiche sanitarie viste nell’ottica del cittadino. Il tutto in un felice connubio tra cartaceo e web, dove la notizia incontra l’approfondimento e l’approccio viscerale trova sbocco nella riflessione.

«Ben venga un’iniziativa come questa che finalmente offre opportunità e non le toglie», ha commentato Orazio Carrubba, direttore della “Dino Buzzati”, la scuola di giornalismo dell’Ordine di giornalisti del Veneto, presente all’evento di ieri insieme con Edoardo Pittalis, ex vicedirettore e firma storica del Gazzettino.

«Nel corso degli ultimi anni la Buzzati ha sfornato un migliaio di pubblicisti e professionisti, ma solo un’esigua percentuale oggi fa il mestiere di giornalista. Era ora che qualcuno offrisse a chi ama scrivere la possibilità di realizzare il suo sogno. La comunicazione web è e sarà importante, ma è ora ch1e la carta torni a far sentire la sua voce», ha concluso Carrubba.

Il nostro progetto – salutato con interesse anche dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana – prevede infatti l’impiego fino a 7 giornalisti (tra pubblicisti e professionisti) per ogni edizione provinciale, 1 vicedirettore ogni 5 testate, più grafici e segretarie di redazione.

Senza dire delle possibili sinergie con il mondo dell’associazionismo, del volontariato e in genere con tutti i soggetti che fanno cultura e promuovono impegno civico. In Veneto, ad esempio, abbiamo avviato collaborazioni con la “Scuola Chiodi” la più importante istituzione regionale nell’insegnamento della scrittura, con l’Ordine degli Psicologi, il gruppo Alcuni, l’Oipa, la Chiave di Sophia e altri ancora.

Insomma, la sfida è lanciata. Noi preferiamo vedere la crisi come uno stimolo per la ricerca di soluzioni alternative, come un’opportunità. Un’opportunità per chi ha voglia di misurarsi nel mestiere “più affascinante del mondo” trovando la giusta collocazione professionale; ma anche per il lettore che, attraverso il “suo” giornale, ha l’occasione di soddisfare quella sete di identità territoriale, di appartenenza alla propria comunità che l’informazione globale inevitabilmente produce.

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