Il coraggio di partire, scoprire e conoscere il mondo. Sono le tracce del viaggio di Marco Polo a segnare l’inaugurazione del nuovo Anno Accademico dell’Università Ca’ Foscari, aperto oggi dalla cerimonia ufficiale ospitata al Teatro Goldoni di Venezia. Il corteo accademico dei rettori provenienti dagli Atenei di tutta Italia, poi la rappresentazione musicale-artistica “Il Milione” con la raffigurazione scenica della scoperta dell’Oriente del grande esploratore veneziano, hanno preceduto gli interventi della rettrice Tiziana Lippiello, del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
“Quando parlo di Venezia, continuo a pensare al territorio metropolitano allargato che comprende anche Padova, Treviso ed oltre – ha commentato il primo cittadino – Siamo un’unica grande Città. L’esperienza di Marco Polo lo dimostra, un ragazzo partito appena diciassettenne, alla scoperta del mondo, per poi tornare dopo vent’anni a raccontare ciò che aveva conosciuto. Un viaggio nel nome della scoperta, della curiosità e del coraggio, gli stessi valori che oggi auguro a voi ragazzi” ha detto Brugnaro, che a margine della cerimonia ha voluto rivolgere un pensiero a Marco Zabeo, ex studente cafoscarino e volontario mestrino di 23 anni, scomparso ieri dopo aver lottato contro una grave malattia. “Agli studenti l’augurio mio e della Città per il loro percorso di studi. Venezia accoglie tutti voi con entusiasmo, qui può esserci il vostro futuro, anche lavorativo” ha concluso ricordando il progetto ‘Venezia Città Campus’ che ha l’obiettivo di realizzare nella città lagunare un centro di sapere e di eccellenza capace di attrarre, formare e trattenere giovani talenti.
Concetto ripreso dalla rettrice Lippiello: “Una sfida che riguarda la nostra Università con tutta la città, che si trova davanti a sfide globali e noi sentiamo la responsabilità civica di tutelarla e promuoverla nel mondo, proprio come fece Marco Polo nel suo viaggio. Venezia è uno spazio di sperimentazione unico e privilegiato capace di accogliere talenti da tutto il mondo, riusciremo a farlo con il sostegno delle istituzioni e delle imprese per poter offrire i migliori servizi e l’accoglienza ai giovani che sceglieranno di studiare qui” ha concluso la rettrice ricordando i risultati prestigiosi ottenuti dall’Ateneo e gli importanti progetti che vedono Ca’ Foscari protagonista anche a livello internazionale.
A tracciare il futuro dell’Università in Italia è stato il ministro Bernini: “Ricerca, tecnologia e arte per creare innovazione, non bisogna più pensare all’Università come degli edifici chiusi dentro le loro mura. Si guardi al mondo dell’impresa per una connessione che trasformi la ricerca in opportunità di crescita e conoscenza, questa è l’Università del domani: capace di contaminarsi, di essere aperta al confronto e al dialogo”. Proprio come fece Marco Polo, ha ricordato il ministro che ha poi fatto riferimento al nodo residenzialità citando le tre “frecce” nell’arco del Governo: “60 mila posti letto in tre anni grazie ai finanziamenti Pnrr, la legge 338 del 2000 per il cofinanziamento da parte dello Stato per interventi rivolti alla realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari, il Protocollo d’intesa tra Ministero e Demanio per velocizzare la progettazione e il riutilizzo degli immobili abbandonati a favore degli studenti e degli Atenei”.
La cerimonia, alla quale hanno preso parte gli assessori ai Rapporti con l’Università Paola Mar, al Turismo Simone Venturini, e ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto, è proseguita con la lectio magistralis affidata a Nicola Di Cosmo dell’Institute for Advanced Study (Princeton, USA), dal titolo: “I popoli senza storia e le scienze del passato: nuove frontiere della ricerca storica” e un momento musicale a cura degli allievi del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia.