“La Regione Veneto scende in campo a sostegno delle PMI giovanili con un bando che mette a disposizione un totale di contributi erogabili pari a due milioni di euro. Il supporto ai giovani che decidono di aprire una propria attività è fondamentale ed è positivo che la Regione investa in questo senso”.

Lo dice Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, che ricorda: “Al 31 dicembre 2022 le imprese giovanili presenti in Veneto risultano circa 32.000 (con una riduzione del 2% rispetto al 2019) e rappresentano il 7,5% delle imprese attive presenti nel territorio regionale, valore di poco inferiore alla media nazionale (9%). Come per tutto il tessuto imprenditoriale regionale, si tratta di imprese di piccole dimensioni, l’88% non supera i sei addetti, e la forma giuridica prevalente è quella della ditta individuale (50,5% delle imprese giovanili venete). Questo bando mette a disposizione delle risorse che possono risultare molto utili specialmente in fase di avvio e di sviluppo delle aziende giovanili”.

“Per essere ammesse alle agevolazioni – spiega la capogruppo – le micro, piccole e medie imprese devono essere imprese individuali i cui titolari siano persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni, oppure società e cooperative i cui soci siano per almeno il sessanta per cento persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni oppure ancora il cui capitale sociale sia detenuto per almeno i due terzi da persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni. I requisiti devono sussistere alla data del 2 febbraio 2024”.

Il contributo minimo è pari 6mila euro mentre il massimo è di 51mila euro: la percentuale finanziabile massima è pari al 30% delle spese e per questo non sono ammissibili interventi che comportino un investimento complessivo inferiore a 20.000 euro. La domanda può essere compilata e presentata a partire dalle ore 10.00 di martedì 5 marzo 2024, fino alle ore 12.00 di martedì 19 marzo 2024”.

Stando a quando dichiara Venturini, gli interventi ammessi a contributo saranno le spese relative a beni materiali e immateriali o a servizi che rientrino nelle seguenti casistiche:

  • macchinari;
  • impianti produttivi;
  • hardware e attrezzature;
  • arredi nuovi di fabbrica;
  • negozi mobili;
  • autocarri furgonati a esclusivo uso aziendale;
  • software, realizzazione di siti web e di e-commerce;
  • opere murarie e di impiantistica.