Vallone Moranzani, lavori in corso
Vallone Moranzani, lavori in corso

“L’avvio dei conferimenti nel Vallone Moranzani è una giornata storica per Marghera, per il Porto, per l’economia e la riqualificazione dell’area. Oggi vede la fine un percorso complicato, complesso, annoso, fin dall’accordo di programma firmato molti anni fa, ma soprattutto è un intervento propedeutico per il futuro del Porto e della sua economia. In questa giornata i primi camion iniziano a conferire terre da scavo – che ricordo non sono rifiuti pericolosi, come previsto dall’Accordo – grazie alla fatica, al lavoro e alla dedizione dei tecnici regionali e di Veneto Acque che hanno sbrogliato una matassa complicatissima. I dragaggi per l’area del Porto sono precondizione per la sopravvivenza del Porto stesso che è un protagonista dell’economia regionale, motivo per cui abbiamo ottenuto la ZLS per dare potenza di fuoco a quest’area. Da oggi si mette ordine, prevedendo per il Vallone Moranzani un destino fatto di bonifiche, di sistemazioni viabilistiche, di compensazioni ambientali con un grande parco”.

L’assessore regionale all’Economia Roberto Marcato ha presenziato oggi all’ingresso dei primi camion che trasportavano fanghi di risulta dei dragaggi dei canali portuali nella discarica Vallone Moranzani a Malcontenta, Venezia. Assieme a lui l’ingegner Gianvittore Vaccari, amministratore unico di Veneto Acque, società che gestirà l’impianto grazie ad un accordo con la Regione.

Il sito di smaltimento in località Moranzani sorge su discariche precedenti a Malcontenta in comune di Venezia, come previsto dall’Accordo di Programma del 31 marzo 2008 per la gestione dei sedimenti di dragaggio dei canali di grande navigazione e la riqualificazione ambientale, paesaggistica, idraulica e viabilistica dell’area di Venezia – Malcontenta – Marghera.

L’accordo è stato sottoscritto da 12 soggetti diversi che sono riusciti a condividere una serie di azioni per riqualificare una delle aree più degradate della terraferma veneziana: il Commissario Delegato per l’emergenza socio economico ambientale dei canali portuali di grande navigazione della laguna di Venezia; il Ministero dell’Ambiente; la Regione del Veneto; il Magistrato alle Acque; la Provincia e il Comune di Venezia; il Commissario Delegato per l’emergenza concernente gli eccezionali eventi meteorologici del 26 settembre 2007; l’Autorità Portuale di Venezia; il Consorzio di Bonifica Sinistra Medio Brenta; le società San Marco Petroli, Terna e Enel Distribuzione SpA.

La realizzazione e gestione della discarica era stata originariamente assegnata alla società SIFA Scpa, cui nel 2020 è subentrata Veneto Acque, incaricata dalla Regione all’esecuzione delle attività di realizzazione, coltivazione, gestione e monitoraggio del sito, nonché di tutte le attività residue in capo alla Regione come previste dall’accordo di programma “Moranzani”, inclusi i lavori propedeutici al conferimento, tra cui l’interramento delle linee elettriche di bassa tensione di E-Distribuzione (che sarà completato entro il 30 giugno 2029).

Con il primo conferimento di oggi, l’Accordo diventa finalmente operativo.

La discarica di Malcontenta, come messa in sicurezza e ampliamento di discariche esistenti, ha la capacità di smaltire un volume complessivo di circa 2 milioni di metri cubi di rifiuti di scavo in 3 lotti da 9 vasche complessive; l’investimento della Regione è di 180 milioni di euro, dei quali 40 dedicati ad iniziative ambientali una volta cessati gli sversamenti.

Al termine della chiusura di tutti i lotti, si procederà al ripristino ambientale dell’area. Connessi all’attuazione dell’Accordo di Programma, infatti, sono stati previsti numerosi interventi di riqualificazione ambientale nell’area di Malcontenta, tra cui un Parco lineare già concordato con la Soprintendenza, oltre ad opere di sistemazione viabilistica, idraulica, paesaggistica, a beneficio di tutta la zona.

“Quando ho iniziato il mio mandato con la delega alla Legge Speciale per Venezia e le bonifiche – conclude Marcato -, mi sono trovato davanti ad una situazione mai vista, direi quasi kafkiana, per quanto riguardava il Vallone Moranzani. C’era una stratificazione indicibile di criticità, perciò mi sento di dire che quella odierna è la miglior soluzione per quanto riguarda gli aspetti economici, finanziari, idraulici, ambientali della Moranzani. La notizia più grande e positiva è che oggi mettiamo in sicurezza un’area che altrimenti non lo sarebbe stata, e questo è un grandissimo risultato”.