Pochi artisti come Paolo Veronese hanno saputo catturare i colori del Veneto del Rinascimento, la luminosità dei suoi spazi, la sontuosità delle sue architetture. Un viaggio nel tempo in un’epoca dove architettura, pittura e scultura diedero vita ad una civiltà straordinaria. Nei prossimi mesi una serie di cinque mostre riporterà nel Veneto capolavori che da secoli hanno lasciato questo territorio. Accanto ad esse un itinerario che si allarga a comprendere trentadue siti fra ville, chiese e palazzi, presenterà la storia le opere e la magia dei luoghi di Paolo Veronese. La Regione Veneto ha voluto raccontare l’insieme delle iniziative in una cornice unitaria per condividere l’emozione della scoperta di un grande maestro del Rinascimento. Momento culminante delle celebrazioni veronesiane nel Veneto è la grande mostra “Paolo Veronese. L’illusione della realtà” allestita al Palazzo della Gran Guardia, a Verona, dal 5 luglio al 5 ottobre prossimi (http://www. mostraveronese.it). “La mostra vede esposte oltre 100 opere, provenienti dai più prestigiosi musei italiani ed internazionali – raccontano i curatori Paola Marini, direttrice del Museo di Castelvecchio, e Bernard Aikema – e presenta Veronese attraverso sei sezioni espositive: la formazione, i fondamentali rapporti dell’artista con l’architettura e gli architetti da Michele Sanmicheli a Jacopo Sansovino a Andrea Palladio, la committenza, i temi allegorici e mitologici, la religiosità, e infine le collaborazioni e la bottega, importanti fin dall’inizio del suo lavoro”. Parallelamente a Vicenza, al Palladio Museum, verranno riuniti per la prima volta dopo secoli quattro splendidi dipinti che costituivano un ciclo allegorico per un palazzo pubblico veneziano nell’esposizione “Quattro Veronese venuti da lontano. Le Allegorie ritrovate” (www. palladiomuseum.org) A partire dal 7 settembre e sino all’11 gennaio, un altro capitolo dell’evento prenderà forma al Museo agli Eremitani di Padova, dove sarà allestita la mostra “Veronese e Padova. L’artista, la committenza e la sua fortuna” (http://padovacultura.padovanet.it/it/musei ). La mostra, valendosi di una cinquantina di dipinti e importanti esempi di grafica, raccoglierà le opere padovane di Paolo, documentandone la fortuna nel territorio fino tutto il secolo XVII. Nello stesso periodo a Castelfranco Veneto, al Museo Casa del Giorgione, sarà da ammirare la mostra “Veronese nelle Terre di Giorgione” (http://www.museocasagiorgione. it) dedicata soprattutto ai frammenti della decorazione di villa Soranza a Treville, demolita nell’Ottocento, e ai legami dell’artista con il territorio castellano. Infine a Bassano del Grappa in Palazzo Sturm si potrà vedere “Veronese inciso. Stampe da Veronese dal XVI al XIX secolo” (www.museibassano.it), dal 14 settembre 2014 al 19 gennaio 2015. Le cinque esposizioni, che nell’insieme offrono un approfondimento mai sino ad oggi realizzato intorno al Veronese e al momento storico-artistico in cui egli operò, sono il punto di partenza per un fitto itinerario in 32 tappe, che percorrerà l’intero Veneto alla scoperta, o riscoperta, di ville, chiese, palazzi e musei che conservano affreschi e testimonianze del genio veronesiano e di artisti che con lui hanno collaborato o che da lui sono stati influenzati. “Proponiamo – afferma l’Assessore alla Cultura e Vice Presidente della Regione del Veneto, Marino Zorzato – 32 mete, ciascuna delle quali, da sola meriterebbe un viaggio. Monumenti straordinari spesso inseriti in contesti straordinari. Cito, tra i tanti esempi possibili, la Villa Barbaro a Maser, creata dal Palladio e meravigliosamente affrescata dal Maestro, o la Basilica benedettina di Santa Giustina, a Padova, con l’immensa Pala che il Veronese ha dedicato alla Martire, pala che per dimensioni non può essere spostata in alcuna mostra”.