“L’amarezza è tanta di fronte alla totale mancanza di rispetto di una  chiusura che ha il sapore della beffa”

 

Intervistata dal TG Plus FOCUS Alleghe Funivie Spa evidenzia la mancanza di rispetto di fronte a un provvedimento che vieta lo svolgimento delle attività sciistiche amatoriali solo a poche  ore dall’apertura dei vicini colleghi lombardi e piemontesi e a due soli giorni dalla prevista  apertura delle stazioni sciistiche venete in programma per mercoledì.

“A partire dall’approvazione del protocollo da parte del CTS, Alleghe Funivie e l’intero comprensorio sciistico Ski Civetta hanno infatti lavorato alacremente, investendo ingenti risorse economiche e umane,  per potersi presentare all’appuntamento del 17 febbraio con piste e impianti perfetti e nel  pieno rispetto di tutti i protocolli di sicurezza. Perché per Alleghe Funivie, la sicurezza dei nostri ospiti e dei tanti lavoratori, stagionali e non, è sempre stata al centro delle preoccupazioni e questo sin dalla serrata di marzo dell’anno scorso.”

 

 

“Noi esercenti degli impianti a fune e operatori del turismo montano in genere, diversamente  da come qualcuno ci vorrebbe dipingere, non siamo certo degli irresponsabili e siamo ben  consapevoli dello sforzo che, come cittadini e imprenditori, ci viene chiesto in questo momen to così difficile. Irresponsabile è forse chi, con tanta leggerezza ha messo a repentaglio la  tenuta di un comparto già di per sé fragile come quello della montagna attraverso una totale  mancanza di programmazione di tipo industriale e l’adozione di comportamenti scellerati per  tempi e modi. Nessuno di noi mette in discussione la chiusura, questa è una valutazione che  lasciamo a scienziati e tecnici, ma i tempi e i modi con cui questa è arrivata hanno dell’incrediibile.”

<<Non abbiamo mai cercato aperture a tutti i costi e, con non poche difficoltà, ci siamo sempre  adeguati alle indicazioni, alle numerose proroghe e ai Dpcm che si susseguiti nel tempo ma tutta via quello che è successo ieri lascia un po’ di sconcerto per un paese che pretende di sedere tra i  grandi del mondo dichiara Andrea Dal Farra responsabile Marketing di Alleghe Funivie Spa –  Per un settore già in grande difficoltà il costo economico di questa improvvisa chiusura si stima  molto alto per noi e per l’intero comparto. Per poter essere pronti all’appuntamento abbiamo già  completato l’allestimento delle piste, la messa in funzione degli impianti, la messa in opera di  chilometri di transenne per la gestione delle file, nonché provveduto all’assunzione di numerosi  lavoratori stagionali. E questo vale anche per Alberghi, Ristoranti, Noleggi Scuole di Sci e tutta la  filiera>> 

<<Giunti a questo punto, anche per noi è arrivato il momento di dire basta! Pretendiamo di essere  trattati con rispetto, pretendiamo i ristori e il rimborso per i danni subiti. – dichiara Sergio Pra  Presidente di Alleghe Funivie Spa – la leggerezza con cui è stata gestita questa partita è inaccet tabile e vogliamo le scuse da parte di chi ci ha sottoposto al triste teatrino delle dichiarazioni su  giornali e tv ancor prima di informare le nostre associazioni di categoria. Viene spontaneo chie dersi se questi super consiglieri e il Ministro Speranza stesso abbiano avuto evidenza solo nel  pomeriggio di domenica di una così grave evoluzione della situazione epidemiologica? Perché se  diversamente ne erano consapevoli avrebbero dovuto informarci in tempo per rendere onore al  dicastero che rappresentano ed evitare a tutti noi questo che rischia di essere il colpo di grazia.>> 

“In tutto questo, infine, non si ha contezza che la grande industria sia mai stata oggetto di un  tale accanimento e questo fa ancor più male perché ci restituisce l’idea che in fondo noi, il  turismo, la ristorazione, gli artigiani etc. siamo tutti sacrificabili all’altare del grande interesse  industriale e questo nonostante il nostro bel paese sia stato costruito sull’abilità dei propri  artigiani e sulla bellezza del proprio territorio e nonostante il turismo nella sola regione Veneto valga 18 Mld di euro.”