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Hai creato un sito internet e vuoi che gli utenti lo trovino subito quando fanno una ricerca su Google? Sei nel posto giusto! In questo articolo parleremo di come si fa l’indicizzazione, di come funziona l’indicizzazione su Google e di come vedere l’indicizzazione di un sito per farlo funzionare meglio.

Purtroppo, c’è molta confusione sulla tematica dell’indicizzazione dei siti web nei motori di ricerca: cosa significa indicizzazione? Come funziona? Che differenza c’è tra indicizzazione e posizionamento? Mettiti comodo e continua a leggere: ti bastano soli 5 minuti per scoprirlo!

Partiamo dalla prima domanda: cosa vuol dire, che cosa si intende per indicizzazione? È la fase in cui il motore di ricerca raccoglie e analizza i dati per facilitare una rapida e accurata ricerca di informazioni da parte degli utenti di internet. In altri termini, è il processo con il quale i motori di ricerca memorizzano le informazioni relative a un certo sito internet o a una certa pagina web e le archiviano nel proprio database.

I motori di ricerca, infatti, utilizzano crawler automatici per trovare pagine web da indicizzare. Se un sito non viene indicizzato, quindi, non può comparire nei risultati di ricerca. Ma perché un motore di ricerca dovrebbe immagazzinare tutte le informazioni di ciascun sito e ciascuna pagina web?

È presto detto: quando un utente effettua una ricerca su Google, quest’ultimo deve interpretare il reale bisogno espresso e indicare i 10 siti che, a suo avviso, soddisfano meglio la richiesta. Per compiere tutte queste azioni, però, Google ha a disposizione solo pochi istanti: il motore di ricerca, dunque, deve già avere memorizzato precedentemente nel proprio database il maggior numero possibile di pagine web.

Indicizzazione: che cos’è

Entriamo nel dettaglio: come si fa l’indicizzazione? Come abbiamo detto, l’indicizzazione di fatto avviene quando un contenuto di un sito viene incluso nell’indice dei motori di ricerca (Google in primis) utilizzando delle parole chiave, così da arrivare direttamente alla ricerca del sito.

Attenzione: se un sito web non è presente nell’indice di un motore di ricerca, gli utenti di fatto non possono trovarlo. Ma se un sito è indicizzato bene si troverà organicamente sulla prima pagina di Google o sui vari motori di ricerca.

Come si può vedere l’indicizzazione di un sito? Per farlo si possono utilizzare vari strumenti: il più affidabile è Google Search Console. Ovvero un servizio gratuito offerto da Google che permette di monitorare e gestire la presenza del proprio sito nei risultati della ricerca Google, risolvendo eventuali problemi così da ottenere tantissimi dati utili.

Inoltre, sono particolarmente validi anche altri strumenti come Semrush e SEO zoom. Il primo permette di migliorare la visibilità online e di ottenere informazioni utili per il marketing, lavorando in svariati ambiti (come, ad esempio, SEO, PPC, SMM, ricerca di keyword, analisi della concorrenza, PR e content marketing). SEO zoom, invece, è un celebre tool italiano che consente di gestire tutti gli aspetti delle attività SEO.

Vuoi saperne di più? Guarda l’intervista INDICIZZAZIONE: che cos’è

Come funziona l’indicizzazione di Google

Vuoi che il tuo sito internet sia posizionato al top di Google, così da raggiungere il maggior numero di utenti e da generare conversioni? Per prima cosa devi sapere come funziona l’indicizzazione di Google.

Non tutti i siti, infatti, possono svettare immediatamente nelle prime posizioni nelle SERP. È bene ricordare che gli algoritmi di Google danno la priorità alle pagine aggiornate, che presentano nuovi contenuti e che offrono maggior valore agli utenti. Inoltre, prima di pensare al posizionamento, è bene assicurarsi che Google sappia che il tuo sito di fatto esiste.

Ma come funzionano le tre fasi di ricerca di Google? Per prima cosa il celebre motore di ricerca scarica testi, immagini e video dalle pagine trovate su Internet tramite programmi automatizzati chiamati crawler. Successivamente, Google analizza tutti questi elementi e memorizza le informazioni all’interno del proprio indice, che è una sorta di gigantesco database. Infine, pubblica i risultati della ricerca restituendo informazioni pertinenti alla query dell’utente.

Google verifica la sitemap del sito internet, una sorta di mappa che aiuta i motori di ricerca a trovare più facilmente gli URL inseriti nel nostro sito web. Ma non è tutto: per un’indicizzazione ottimale, infatti, ci devono essere anche title, meta description, testi scritti correttamente in ottica SEO e vari aspetti legati ai link building. Grazie alla creazione di collegamenti tra siti differenti, infatti, si genera valore e autorevolezza agli occhi di Google. Ricevere collegamenti di valore (i cosiddetti “backlink”) indica ai motori di ricerca (e a Google in primis) la qualità del sito in termini di competenza e affidabilità.

Approfondisci l’argomento cliccando qui: Come funziona l’indicizzazione di Google

INDICIZZAZIONE ORGANICA E A PAGAMENTO: le differenze

Per aumentare le visite al sito internet si deve prestare attenzione a due attività complementari: la SEO (Search Engine Optimizartion) e la SEA (Search Engine Advertising). La prima è finalizzata a posizionare il sito internet in modo naturale (organico) sui motori di ricerca, mentre la seconda implica la creazione di campagne a pagamento pay per click focalizzate su delle parole chiave.

In altri termini, con la SEO si mettono in atto delle attività finalizzate a migliorare il posizionamento organico del sito nei motori di ricerca. Per fare questo, ad esempio, si può ottimizzare la struttura del sito puntando anche su campagne di link building e link popularity. Di contro, la SEA è un modello di marketing e a pagamento: tramite campagne PPC (pay per click) l’inserzionista di fatto paga nel momento in cui l’utente clicca sull’annuncio pubblicitario.

Attenzione: SEO e SEA non si escludono a vicenda, anzi! Sono azioni complementari che agevolano e ottimizzano l’indicizzazione. La SEO ha necessariamente tempi più lunghi, ma è finalizzata a produrre risultati costanti e stabili. La SEA è più immediata, ma è strettamente connessa all’importo speso (e i costi sono necessariamente variabili).

La ricerca organica, dunque, è progettata per aumentare la visibilità dei contenuti senza spendere soldi per lo spazio pubblicitario. Di contro, i contenuti a pagamento sono progettati per attirare traffico di qualità e un pubblico in target attraverso annunci mirati: con la ricerca a pagamento, infatti, si paga solo quando gli utenti fanno clic sull’annuncio, non quando c’è una semplice visualizzazione.

Vuoi saperne di più? Guarda l’intervista INDICIZZAZIONE ORGANICA E A PAGAMENTO: le differenze

RECENSIONI DI GOOGLE: PERCHÈ SONO IMPORTANTI

Le recensioni di Google sono uno strumento importantissimo perché possono darti credibilità e… una spinta SEO! Parliamo di quelle valutazioni che gli utenti lasciano su Google e che compaiono accanto ad una determinata attività nei risultati di ricerca: forniscono un segnale di credibilità (o di non credibilità) dell’impresa, incoraggiando dei nuovi potenziali clienti a cliccare sul sito. Avere delle recensioni positive permette anche di migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca su Google.

Questo perché una recensione positiva indicherà a Google che l’attività recensita è attendibile, facendole guadagnare punti SEO. Dunque: ottenere più recensioni positive vuol dire ottenere più stelle e, di conseguenza, più traffico. Questo perché le recensioni influenzano l’esperienza utente, la percentuale di clic e il modo in cui gli altri percepiscono l’attività.

Per poter essere recensita su Google, un’attività deve possedere un profilo aziendale Google, aver registrato correttamente i propri dati ed essere riconosciuta come verificata da Google stesso. Il principale luogo in cui ottenere recensioni Google è My Business, uno strumento gratuito che consente all’attività di promuoversi sul motore di ricerca e su Google Maps. Creare una scheda aziendale è facile e gratuito e permette di fornire ai clienti una serie di informazioni molto utili (recapiti, orari di apertura, foto, video e naturalmente le recensioni).

In questa intervista Luca Marton, titolare dell’agenzia di marketing To Be Plus spiega l’importanza delle recensioni Google… ma anche come comportarsi se si riceve una recensione negativa: RECENSIONI GOOGLE: perché sono importanti

INDICIZZAZIONI: COME MIGLIORARLE

Resta un ultimo argomento da affrontare: come migliorare l’indicizzazione. Forse ti sarai chiesto se sia possibile forzare l’indicizzazione Google: vediamo di fare chiarezza sull’argomento.

Il posizionamento organico di una pagina web su un motore di ricerca è il risultato di 3 fasi distinte: la fase di Crawling/Discovery, ovvero il momento in cui i motori di ricerca scandagliano il web alla ricerca di tutte le possibili pagine, la fase di Relevance, quando una pagina viene analizzata dagli spider per categorizzarne il contenuto e, infine, la fase di Authority, dove viene attribuito una sorta di punteggio di ranking per stabilire il posizionamento in risposta alle ricerche degli utenti.

Come abbiamo visto in precedenza, una delle cose più importanti per migliorare l’indicizzazione di un sito è creare e/o implementare la sitemap, verificando quali pagine del sito sono (o non sono) state indicizzate grazie a Google Search Console. A tal proposito, può essere utile anche tenere aggiornato il proprio blog aziendale (o la sezione news) così da risultare sempre dinamici e guadagnare punti su Google, creando anche una strategia per implementare le attività di link building e le recensioni positive su Google.

Ma è, dunque, possibile forzare l’indicizzazione di Google? Dal lato pratico, il modo più efficace e rapido per incrementare l’indicizzazione è fare advertising. Qualsiasi altra “scorciatoia” rischia di causare più danni che benefici.

Vuoi saperne di più? Guarda l’intervista INDICIZZAZIONI: COME MIGLIORARLE