Scene da film d’azione nel pomeriggio di oggi, mercoledì 9 ottobre, quando un uomo di 33 anni originario del Ghana ha dato vita a un pericoloso inseguimento che ha tenuto col fiato sospeso automobilisti e forze dell’ordine.
Tutto è iniziato in via Cendon a Silea, quando una pattuglia della polizia locale di San Biagio di Callalta è stata sorpassata da una Opel GT che sfrecciava a velocità folle. Nonostante l’intimazione dell’alt, il conducente ha ignorato l’ordine, dando inizio a una fuga rocambolesca in direzione di Treviso.
La corsa del fuggitivo si è fatta sempre più temeraria man mano che si avvicinava al centro città. In un crescendo di tensione, il 33enne ha speronato prima l’auto della polizia locale e successivamente quella dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, che erano riusciti a intercettarlo all’altezza di Porta Carlo Alberto, lungo viale 4 novembre.
La fuga è giunta al termine in modo drammatico quando la Opel si è schiantata nei pressi del PUT, a pochi passi da viale Nino Bixio. È stato un vero miracolo che nessun automobilista sia rimasto coinvolto o ferito durante questa folle corsa.
L’arresto del fuggitivo non è stato privo di difficoltà. L’uomo ha opposto resistenza, costringendo i carabinieri a utilizzare il taser per immobilizzarlo. Durante l’operazione, due militari hanno riportato lievi ferite.
Ma le sorprese non erano finite. Una perquisizione del veicolo ha rivelato un vero e proprio arsenale nascosto all’interno della Opel: un bastone, un mattone e persino un coltello nel cassetto portaoggetti. La gravità della situazione ha portato le forze dell’ordine a coinvolgere anche il cane antidroga Luke, sebbene la ricerca di sostanze stupefacenti abbia dato esito negativo.
Il 33enne, residente a Treviso, è stato arrestato e condotto in caserma per gli accertamenti del caso. Le autorità stanno ora indagando sui motivi che hanno spinto l’uomo a una fuga così disperata e pericolosa, nonché sul possesso di armi improprie trovate nel veicolo.