“Una persona che invecchi in buona salute, con una buona qualità di vita, sfruttando appieno tutte le sue potenzialità e partecipando attivamente alla vita sociale, può essere un anziano soddisfatto e non sentirsi escluso a causa della sua età. E’ un obbiettivo di civiltà al quale la Regione Veneto non intende rinunciare”.

Lo dice l’Assessore regionale al Sociale, Manuela Lanzarin, annunciando l’approvazione in Giunta di una sua delibera con la quale si approva il Programma Attuativo Annuale 2023 dell’Invecchiamento Attivo, con uno stanziamento di un milione di euro che andranno a 25 progettualità risultate ammesse a una precedente graduatoria e non ancora finanziate.

“Salute e qualità della vita – aggiunge l’assessore – sono elementi chiave in ambito di invecchiamento attivo, il quale, da un lato, come risultato, contribuisce ad ottenere riscontri positivi in termini di salute e qualità della vita, è vero però che benefici in termini di salute e qualità della vita sono goduti anche dalle persone con un grado di salute deficitario, quando riescono ad essere coinvolte.”

L’invecchiamento attivo dunque, collegato a quello degli stili di vita, può e deve essere un buono strumento di prevenzione, se affrontato in un’ottica di promozione del benessere psico-fisico, volto a ridurre i fattori di rischio ed in tal senso il Programma 2023 condiviso con il Tavolo di Lavoro Permanente istituito nel 2018 a supporto della Direzione Servizi Sociali e con la Consulta per l’invecchiamento attivo, si sviluppa in continuità con il precedente Piano.

“Puntiamo – riferisce la Lanzarin – a sostenere la vita in autonomia durante l’invecchiamento, favorendo l’aumento della salute generale e del benessere personale, incentivando il rafforzamento degli interventi di promozione della salute e prevenzione delle malattie, e creando sempre di più ambienti e contesti favorevoli al supporto dell’invecchiamento che, così, diviene attivo”.

Le tre azioni principali inserite nel Programma triennale sono la promozione della salute e del mantenimento di una vita in autonomia; la promozione della partecipazione attiva delle persone anziane nella comunità; lo sviluppo di azioni per valorizzare il ruolo dell’anziano come custode di saperi e garantendo la sua formazione continua.

“Nei sei anni di applicazione, della Legge regionale dedicata all’invecchiamento attivo – ricorda l’assessore – sono state delineate alcune priorità strategiche e realizzati interessanti progetti da parte dei territori, questi saranno la base per valutare le scelte per il prossimo futuro su questo argomento”.

L’elenco dei soggetti finanziabili con questa delibera è il seguente:

  • Comune di San Donà di Piave;
  • Spazio Aperto SCS Onlus;
  • Fondazione ANT Italia;
  • Comune di Camisano Vicentino;
  • Un Mondo di Gioia SCS;
  • Ulss 3 Serenissima;
  • Comune di Castel d’Azzano;
  • Sphera SSD;
  • REL.AZIONI Positive Onlus;
  • Piccoli Passi SCS;
  • Fondazione Centro Assistenza Fermi Sisto Zerbato;
  • Goccia SCS;
  • Fondazione Città di Roncade;
  • Federazione dei Comuni del Camposampierese, Centro Servizi Sociali Villa Serena;
  • Comune di Piazzola sul Brenta;
  • Comune di Carmignano di Brenta;
  • CSA Casson di Chioggia;
  • Croce Rossa Italiana Comitato di Bardolino, Baldo,Garda;
  • Federazione Anziani e Pensionati Acli Treviso;
  • Ulss 9 Scaligera;
  • Volontariato Alzheimer ODV;
  • CO.GE. S. Don Lorenzo Milani.