“Zaia chiede ai veneti il massimo impegno affinchè non si retroceda dalla condizione di “regione gialla”, ma il problema vero rimane nel sistema sanitario. “

Sono le parole di +EUROPA VENETO, che dopo la conferma, per certi versi sorprendente, del Veneto rientrato fra le cosiddette “Zone Gialle”, ammonisce la Giunta chiedendo al Governatore di un investimento nel sistema sanitario e maggior insistenza per avere i soldi del MES onde non rischiare di diventare zona rossa.

“Il coinvolgimento dei medici di base nel praticare tamponi a tappeto, il tentativo di allargare ai veterinari, ora anche agli odontotecnici e ai medici in pensione, al di là degli ostacoli di competenza e di procedure, dimostra che c’è bisogno immediato di far ripartire un sistema di tracciamento e trattamento dei contagi.”

“I tempi sono strettissimi e il rischio che il Veneto retroceda dalla sua condizione e debba quindi vivere restrizioni pericolose per l’economia e per la vita sociale, è altissimo.”

“L’unico modo per intervenire è investire subito risorse finanziarie.”

“La soluzione si chiama MES – dichiarano Anna Lisa Nalin e Corrado Cortese, portavoce +Europa Veneto – ma deve essere una decisione forte e condivisa. Per questo chiediamo che Zaia e il Consiglio regionale tutto chiedano ufficialmente a nome della Regione l’accesso al  MES da parte del Governo, come da mesi +Europa Veneto ha richiesto.”

“Non c’è più tempo da perdere: bisogna riorganizzare la medicina territoriale così penalizzata negli anni passati attraverso i fondi europei del MES. Siamo in emergenza.”