Treviso si prepara ad una tre giorni di festa all’insegna dello sport e grazie in particolare alla bicicletta, a partire da quelle prodotte dall’azienda Pinarello, ormai un punto cardine nel mondo.

E per celebrare i primi 20 anni della Ventesima che porta il nome dell’azienda, arriveranno in città giornalisti della carta stampata e della televisione da tutto il mondo. Dall’Italia saranno presenti tutte le RIVISTE DI SETTORE da Bicisport-Cicloturismo, la Bicicletta, 4Granfondo, GranfondoNews, Ciclismo. TELECAMERE di RAI e Sky Sport puntate sul capoluogo della Marca e sul territorio in cui si snoderà il percorso che affronteranno gli oltre 4.000 ciclisti provenienti da tutto il mondo. Sui pedali anche il campione Marzio BRUSEGHIN, nuovo commentatore di RAI SPORT per il Giro d’Italia e altri eventi, ma anche il direttore di SKY SPORT Giovanni BRUNO con la sua équipe a partire a Francesco PIERANTOZZI e Elisa CALCAMUGGIA, due volti noti dello schermo. Telecamere puntate sulla granfondo, la città e il territorio anche per i giornalisti di BIKE CHANNEL che saranno anche loro sui pedali. Per quanto riguarda la CARTA STAMPATA ci saranno inviati della GAZZETTA dello SPORT, LA STAMPA, IL GAZZETTINO, LA TRIBUNA DI TREVISO, CORRIERE DELLO SPORT, e IO DONNA, perché va ricordato che Carla Pinarello è stata una pioniera del movimento femminile nelle granfondo, meglio se con una bicicletta Pinarello fatta su misura e con colori…femminili. DALL’ESTERO arriveranno inviati delle riviste FIETS (Olanda), BICYCLING (Stati Uniti), BICICLUB (Giappone). Dalla Spagna non poteva non arrivare a Treviso una delle leggende del ciclismo mondiali: il campione MIGUEL INDURAIN, uno dei pochi ad aver vinto la bellezza di 5  Tour de France, oltre a tutti gli altri titoli tra cui un oro olimpico. Ma non sarà l’unico presente al via della Ventesima. Fausto Pinarello ha voluto accanto a sé almeno parte dei tanti amici dell’azienda, quelli non impegnati in questo periodo al Tour de France.  Ci sarà anche il CT della Nazionale Davide CASSANI che ormai è diventato quasi il suo gregario speciale, ma anche il due volte campione del mondo in ciclocross Daniele PONTONI, gli ori olimpici CHRISTIAN “ZORRO” ZORZI, il “signore degli anelli” JURY CHECHI, il portabandiera delle Olimpiadi di Torino 2006 ANTONIO ROSSI e molti altri. Un ricordo in particolare. «Ti presento un cene bravo, uno di cui sentirai parlare più avanti e per tanto tempo. Corre con le nostre bici, per la squadra Reynolds. È già stato bravo alla Vuelta e al Tour. Vedrai…». Il lungagnone, magro come per fame atavica e con gli occhi affondati nelle orbite, con quella faccia affilata, le labbra piccole e rosse, la nasca come una lama, era garantito da Pedro Perico Delgado, che gli sorrideva accanto. Un anno dopo, Pedro, fresco del tour vinto, avrebbe ringraziato Miguel per l’aiuto datogli. Capì che si parlava di lui, quel contadino navarro lungo e magro come una lucente aguglia: allungò la mano per presentarsi e ci sedemmo sul muretto attiguo alla garni dove alloggiava la squadra spagnola. Si parla di Indurain. Nane Pinarello era soddisfatto: prendendo quei due aveva fatto il colpaccio.

Gian Nicola Pittalis

Indurain Pinarello 1 Pinarello 2 Pinarello