La Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alla Programmazione e al Bilancio, Francesco Calzavara, ha approvato il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2025-2027, a seguito dell’illustrazione alle parti economiche e sociali. Il documento costituisce la base programmatoria della prossima manovra di bilancio che sarà approvata in autunno.
“L’atto di programmazione economico-finanziaria della Regione del Veneto indica, in un’ottica di visione complessiva e coordinata, le scelte strategiche e gli obiettivi dell’Amministrazione, delle società e degli enti collegati secondo un approccio di ‘sistema Regione’ – spiega il Presidente Zaia -. Continueremo a rafforzare le sinergie tra Regione, imprese e mondo della conoscenza, incrociando una serie di tematiche: dal trasporto all’energia; dalla sanità di eccellenza al suo radicamento nel territorio; dal turismo alla tutela dell’ambiente e del territorio alla riduzione dell’inquinamento, promuovendo anche all’estero le eccellenze che il Veneto sa di poter offrire”.
Il contesto economico nel quale la Regione si trova a delineare la propria programmazione finanziaria per il prossimo triennio è caratterizzato, sia a livello globale che nazionale, da segnali di rallentamento dell’economia e da rischi di natura geopolitica; pur in questo scenario, il tasso di crescita del PIL della regione a +0,9 si colloca, anche per il 2024, leggermente al di sopra del corrispondente dato nazionale con l’economia veneta che si conferma ai vertici nazionali.
“Uno dei temi centrali che ha inciso anche sulle scelte regionali riguarda il nuovo sistema di regole europee orientato all’equilibrio e alla sostenibilità delle finanze pubbliche. La Regione del Veneto certamente non intende sottrarsi alle proprie responsabilità sul raggiungimento degli obiettivi fissati in sede europea, ma è necessario sottolineare che le Regioni hanno sin qui assicurato un rilevante contributo in termini di miglioramento dei saldi di finanza pubblica, a differenza di quanto registrato a livello centrale, miglioramento dato, fin dal 2011, dal sommarsi di tagli ai trasferimenti statali e di riduzione della crescita dei livelli tendenziali di spesa in materia sanitaria ed extra-sanitaria – riferisce l’Assessore Calzavara -. Per dare un’idea, se le Regioni avessero ottenuto i finanziamenti per sanità e trasporto pubblico locale non in base a quanto assegnato annualmente dallo Stato, ma in base alla dinamica naturale dei gettiti (compartecipazione IVA e addizionale regionale IRPEF), esse avrebbero incassato un surplus totale di risorse, rispetto alla situazione effettivamente realizzatasi, di 134 miliardi di euro, quasi 600 milioni di euro per il Veneto per il 2025”.
“In tal senso, la recentissima approvazione e promulgazione del disegno di legge sull’autonomia differenziata, che la Regione ha sempre sostenuto con forza, costituisce il primo, importantissimo, tassello per approdare ad un modello di gestione della spesa ancora più efficiente e di finanziamento delle funzioni regionali più responsabile, ossia federalista – sottolinea l’assessore regionale -. Nulla a che vedere con l’ipotesi di dividere il Paese, ma occasione per far fare un salto in avanti definitivo a tutta l’Italia. L’Autonomia è un progetto di modernità e assunzione di responsabilità per uscire dal centralismo”.
Alta è anche l’attenzione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che costituisce una opportunità imperdibile per la ripresa strutturale dei territori, il loro sviluppo e il loro proiettarsi nel futuro. Le risorse assegnate al Veneto ammontano, al 15 giugno 2024, a 10.979.000.000 euro. La maggior parte dei destinatari (non considerando RFI con la tratta di Alta Velocità/Alta Capacità Brescia-Verona) sono i Comuni, gli istituti scolastici, le Autorità portuali e le Università.
Con riferimento alla programmazione dei fondi comunitari, per i Programmi Regionali Veneto FSE+ 2021-2027 e Veneto FESR 2021-2027, la dotazione finanziaria è di oltre 2 miliardi di euro. Inoltre, il Complemento regionale per lo sviluppo rurale del Piano Strategico Nazionale per la Politica Agricola Comune (CSR 2023-2027) del Veneto ha una dotazione finanziaria di più di 800 milioni di euro.
Il DEFR 2025-2027 viene ora trasmesso al Consiglio regionale, sede in cui si aprirà il dibattito e si procederà alla sua successiva approvazione.