Il concorso di progettazione in due fasi di piazza Guglielmo Marconi del Comune di Valdobbiadene fa scuola e sale alla ribalta nazionale. Il percorso di riqualificazione urbanistica e funzionale avviato dal Comune, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della provincia di Treviso, è stato uno dei protagonisti al convegno di studi ‘Progettare il Paese – dare futuro alle città e ai territori in cui viviamo’, terminato sabato 12 ottobre, al Forte di Bard e organizzato dal Consiglio Nazionale degli Architetti PPC insieme al Consiglio regionale della Valle d’Aosta.
Il concorso in due fasi di Valdobbiadene ha ottenuto un successo andato oltre le aspettative, richiamando architetti dal Veneto e per buona parte anche dall’Italia e dall’estero (vedi grafico provenienze). Sono stati infatti 800 i professionisti che hanno hanno visionato il bando, 49 le proposte progettuali giunte al Comune ed esaminate dalla commissione incaricata, cinque i finalisti. Oltre al premio di 13mila e 800 euro previsto per il primo classificato, agli altri 4 finalisti è stato riconosciuto un rimborso di mille e 400 euro ciascuno. Al vincitore, il cui nome verrà reso ufficiale appena saranno concluse tutte le verifiche amministrative, verrà assegnato l’incarico di progettazione definitiva/esecutiva di un primo lotto dei lavori.
Tra gli aspetti più interessanti emersi nel corso della presentazione del percorso la questione relativa ai tempi e ai costi per la pubblica amministrazione (slide in allegato): “Scegliendo la strada del concorso – ha spiegato alla platea il Presidente dell’OAPPCTV Marco Pagani – l’amministrazione in 216 giorni può già disporre di un progetto paragonabile al progetto di fattibilità. Se invece avesse scelto la strada della gara, per il solo conferimento d’incarico di giorni ce ne sarebbero voluti almeno 240. Un risparmio in termini di tempo, che si traduce in efficienza della macchina amministrativa e in un risparmio dei costi per il cittadino. L’Amministrazione, con il concorso, si trova ad avere ben 5 progetti di elevata qualità che possono facilitare anche l’esposizione e la concertazione con la cittadinanza su un tema delicato quale è la riqualificazione della Piazza centrale. Speriamo che altre Amministrazioni della Marca si convincano della bontà di questo strumento, annoverato in questo convegno tra le buone pratiche a livello nazionale”.
“Essere presenti con due buone pratiche a questo evento del Consiglio Nazionale degli Architetti ci riempie di soddisfazione” – è il commento del sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese che attribuisce il merito di questi successi prima di tutto ai cittadini e ringrazia gli uffici per il lavoro svolto. “L’auspicio è che ci sia un sistema di premialità per le amministrazioni che seguono questi percorsi lunghi”. No ai contributi a pioggia insomma, sì a privilegiare e sostenere i comuni che scelgono percorsi di questo tipo.
Presente all’evento anche l’architetto Andrea Rossetto, progettista del prontuario per la qualità architettonica nella zona rurale di Valdobbiadene, l’altra buona pratica amministrativa che ha fatto entrare a pieno titolo l’amministrazione tra i relatori dell’evento del consiglio nazionale dell’Ordine.
“Questo strumento – ha dichiara Rossetto – concepisce, al pari dell’Unesco, il paesaggio come qualcosa che si evolve in un sistema di coerenza con i principi del posto”. Adottato a gennaio nell’ambito del PI, il prontuario è già operativo: “Si tratta di uno strumento finalizzato a tutelare il patrimonio rurale che consente al tempo stesso ai professionisti di rivisitarlo in un sistema flessibile”.