L’Accademia di Belle Arti di Venezia si arricchisce di un prestigioso spazio, all’interno dell’area Cnomv alla Giudecca, esattamente dove si trovava sinora una parte del cantiere del maestro d’ascia Gianfranco Vianello “Crea”.
L’accordo stipulato alcune settimane fa, è stato presentato ufficialmente questa mattina, nella sede dell’Accademia, nell’ex ospedale degli Incurabili, con una conferenza stampa a cui hanno preso parte l’assessore comunale al Patrimonio e all’Università, Paola Mar, Gianfranco Vianello “Crea” e, per l’Ateneo veneziano, il presidente, Fabio Moretti, e il direttore, Riccardo Caldura.
“Si tratta – ha spiegato l’assessore Mar – di 900 metri quadrati all’interno dell’area Cnomv, occupata dal Consorzio Cantieristica minore veneziana, a cui il Comune ha riconosciuto un diritto di superficie, per 65 anni. Vi operano attualmente una dozzina di attività, alcune delle quali, come quella di ‘Crea,’ hanno una grande valenza artistica e culturale, per la tradizione della nostra città, e saranno occasione di stimolo, di conoscenza e di studio per gli stessi ragazzi.”
“E’ il luogo ideale – ha sottolineato il presidente Moretti – per ospitare la nostra ‘Scuola di Nuove tecnologie dell’Arte’, che attualmente si trova, in spazi molto angusti, visto anche il numero sempre crescente di iscritti, a San Servolo.”
Lo spazio che verrà ora occupato dall’Accademia, dopo alcuni leggeri lavori di sistemazione, dovrebbe essere attivo per l’inizio del nuovo anno accademico, ed è ottimale, come ha ricordato il direttore Caldura, anche dal punto di vista logistico, essendo molto vicino (ad un paio di fermate di motoscafo) alla sede principale, dove si tiene il resto dei corsi, a cui sono attualmente iscritti circa 1.500 giovani, provenienti non solo da tutta Italia, ma anche (per circa un 20%) dall’estero.
“Questo accordo – ha osservato l’assessore Mar – è un ulteriore segno di attenzione che la città ha per le sue Università: ricordo che l’Accademia di Venezia, che proprio recentemente è stata giudicata da una rivista specializzata, la ‘migliore d’Italia’, ha avuto in utilizzo dal Comune anche due padiglioni (il 35 ed il 36) di Forte Marghera, che ospitano, ormai da qualche anno, attività, didattiche e culturali, di vario genere.”