Uno sportello per il lavoro in ogni Comune o aggregazione di piccoli comuni. E’ l’obiettivo dello schema di protocollo con Anci Veneto e Veneto Lavoro che la Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore al lavoro Elena Donazzan.
“Con l’intesa che andremo a firmare con l’associazione dei Comuni nei prossimi giorni sarà possibile mettere in rete i Centri per l’Impiego e i servizi sociali dei Comuni – anticipa l’assessore regionale al lavoro – in modo di avvicinare informazione e assistenza ai cittadini in materia di dichiarazione di disoccupazione, predisposizione del curriculum vitae, appuntamento con i Centri per l’impiego o anche solo per semplici informazioni di primo orientamento. L’obiettivo è decongestionare l‘attività dei 39 Centri per l’impiego attivi in Veneto e, al tempo stesso, potenziare l’accoglienza e avvicinare i servizi ai cittadini, in particolare quelli più in difficoltà e con minori disponibilità economiche”.
Urp e Informagiovani sono le prime strutture potenzialmente candidate ad ospitare i futuri “Sportelli lavoro” nei municipi del Veneto. Secondo lo schema di intesa predisposto dalla Giunta veneta con Veneto Lavoro e Anci regionale, gli sportelli comunali dedicati al lavoro offriranno a disoccupati e inoccupati, imprese e intermediari le prime informazioni di orientamento sul mercato di lavoro, assistenza per inserire online nel portale nazionale la dichiarazione di disponibilità (primo passo obbligatorio per ricercare un lavoro ed incrociare eventuali offerte da parte delle imprese), supporto ai disoccupati nel redigere il curriculum e alle imprese che intendano inserire la loro richiesta di lavoratori nella rete informativa di Veneto Lavoro.
Gli Sportelli Lavoro aiuteranno a fissare un appuntamento con gli operatori dei centri per l’impiego, a produrre e stampare certificati di disoccupazione o le schede anagrafico professionali, a dare informazioni sul collocamento mirato dei disabili, ad utilizzare il portale regionale Cliclavoro.
“Se uno dei fattori della disoccupazione o sotto-occupazione, in particolare giovanile, è la scarsa conoscenza dei meccanismi del mercato del lavoro e un approccio ancora su scala familiare alle regole di incrocio tra domanda e offerta – conclude l’assessore al lavoro della Regione Veneto – avvicinare le informazioni ai cittadini e portare vicino a casa i primi supporti di assistenza potrà rappresentare un aiuto significativo per far conoscere regole e opportunità del mondo del lavoro. La Regione e Veneto Lavoro, per parte propria, valuteranno le modalità migliori per preparare gli operatori degli sportelli e sostenere il nuovo servizio in convenzione”.