Un incidente mortale sul lavoro. Ancora un altro e ancora in provincia di Treviso. L’allarme della Cisl sulla sicurezza.

Per la tragedia alla Agrifung di Trevignano che ha visto coinvolto e vittima un autotrasportatore travolto da un escavatore, Cinzia Bonan lancia un allarme : “E’ necessario potenziare la cultura della sicurezza e la corretta percezione del rischio”

“Ci stringiamo attorno alla famiglia della vittima e ai colleghi e confermiamo l’impegno collettivo preso da tutte le associazioni di rappresentanza per potenziare la formazione e l’informazione in materia di sicurezza e l’appello ai lavoratori a rivolgere la massima attenzione alla tutela propria e altrui mentre si sta lavorando”. S’indirizza al mondo del lavoro nella sua interezza l’invito del Segretario generale della Cisl Belluno Treviso Cinzia Bonan dopo l’ennesimo incidente mortale sul lavoro, avvenuto alla Agrifung di Trevignano.

Renzo Donà, autotrasportatore 42enne di Quinto di Treviso, è stato investito da un escavatore durante le operazioni di scarico di un rimorchio. Si tratta del terzo lavoratore che, negli ultimi 5 anni, ha perso la vita nell’azienda di Trevignano, impresa con una quarantina di dipendenti che produce terriccio per la funghicoltura.

Nel 2016 con modalità analoghe (travolto da una ruspa) aveva perso la vita un operaio 52enne del Marocco, Mustafa Farissi. Nell’aprile del 2014 Alessandro Marchesin, 54enne di Trevignano, rimase impigliato con un braccio nel nastro trasportatore e trascinato nei rulli che lo straziarono.In Veneto questo è il dodicesimo infortunio mortale occorso sul lavoro per cause di lavoro dall’inizio dell’anno. Il secondo in provincia di Treviso.

Il protocollo d’intesa firmato a fine marzo in prefettura a Treviso da istituzioni, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e ordini professionali – afferma Bonan – indica con precisione la strada da intraprendere, che è quella della prevenzione, con campagne di informazione sui rischi professionali e di sensibilizzazione alla cultura della sicurezza e alla percezione del rischio. Rispetto al caso specifico, attendiamo che la magistratura faccia il suo corso per accertare le responsabilità di quanto accaduto”.