Auto della Polizia di Stato davanti al Commissariato di Jesolo
Auto della Polizia di Stato davanti al Commissariato di Jesolo

Il Questore di Venezia, all’esito di un’importante attività di prevenzione condotta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Venezia ed il Commissariato di Polizia di Stato di Jesolo, è intervenuto con una serie di misure di prevenzione di natura interdittiva mirate a contrastare quei gruppi di giovani che, in queste prime settimane di movida estiva, si erano resi responsabili di condotte gravi e violente nella città balneare.

L’emissione dell’innovativa misura di prevenzione del cosiddetto “DASPO Willy” si è resa necessaria a seguito di tre denunce circostanziate, presentate presso il Commissariato di Jesolo da alcuni giovani, che avrebbero subito, in due diverse serate, l’aggressione, il furto di denaro, di oggetti preziosi ed indumenti di marca nella zona centrale della località balneare interessata dalla movida notturna.

L’attività di indagine, condotta da personale del Commissariato di Jesolo, ha permesso di individuare, grazie alle informazioni fornite dalle persone offese nonché dalla visualizzazione delle telecamere di sorveglianza operative, 5 soggetti i quali, sospettati delle suddette condotte, oltre ad essere divenuti destinatari del “DASPO Willy” sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di rapina.

Tale tipologia di provvedimento prende il nome da Willy Monteiro Duarte, il ragazzo romano che cadde vittima dell’ira dei bulli per aver tentato di difendere un amico, fornisce al Questore uno strumento innovativo e maggiormente incisivo per contrastare il fenomeno della movida violenta e delle aggressioni giovanili.

Il DASPO Willy, come è noto, è stato introdotto dal DL 130/2020, poi convertito con la L. 173/2020, e consente di disporre l’interdizione dalla frequenza di locali pubblici ed aree urbane prossime a questi ultimi a soggetti ritenuti responsabili di fatti che abbiano destato particolare allarme sociale e siano stati lesivi dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Tale misura, partendo dall’analisi di ciò che è già stato commesso, permette di attuare una tutela di natura preventiva, finalizzata a porre gli autori di condotte ed episodi di violenza nella condizione di non nuocere nuovamente.

La violazione di tali misure preventive può portare poi anche a significative conseguenze dal punto di vista penale ed amministrativo per il soggetto destinatario del provvedimento.

Nel caso di specie, sono stati emessi 5 provvedimenti “DASPO WILLY” che interdicono l’accesso al litorale ed all’intera area della movida della città di Jesolo con specifica indicazione di vari esercizi e locali di pubblico intrattenimento per il periodo di un anno.

Tale importante risultato, realizzato nell’ambito dell’attività di prevenzione e contrasto ad episodi di violenza, criminalità e degrado che interessano le località balneari della Provincia di Venezia in questo periodo estivo, si colloca in continuità con la costante attività della Questura di Venezia nell’ambito dell’irrogazione di misure di prevenzione di tal tipo.

Dall’inizio del 2024, infatti, sono stati inoltre emessi 35 avvisi orali (rispetto ai 26 dello stesso periodo dell’anno precedente), con i quali il Questore, ai sensi dell’art. 3 del D.lgs. 159/2011, avverte il soggetto, ritenuto socialmente pericoloso, a tenere una condotta conforme alla legge.

Inoltre, sono stati disposti ben 26 Divieti di Accesso ad aree urbane (c.d. “D.AC.UR”) in netto aumento rispetto all’anno scorso.

Tali provvedimenti consentono di inibire l’accesso a determinati soggetti, con precedenti penali e responsabili di condotte pericolose, a specifiche zone urbane, al fine di tutelare il decoro di alcuni luoghi della città, con l’intento di prevenire quelle condotte che non ne permetterebbero la serena fruizione da parte dei cittadini.