Subito dopo aver ricevuto il comunicato, abbiamo avuto la possibilità di sentire il Direttore Sportivo del Venezia FC, Fabio Lupo, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Non ci devono trattare come una squadra amatoriale, non siamo il Borgorosso ed io non sono Alberto Sordi! Solo questa mattina alle 11.15 abbiamo ricevuto finalmente la Circolare in cui veniva descritto il nuovo protocollo denominato ‘quarantena soft’. A quel punto abbiamo chiesto all’Ulss di poter effettuare, i previsti tamponi, direttamente domani mattina a Trieste, ma questo ci è stato negato. Quindi l’alternativa è quella di farli domattina qui a Mestre, attendere otto ore per avere gli esiti, poi partire, oppure dirigersi con due pullman verso Trieste ed attendere lì l’esito. Il tutto con il rischio di trovare un altro positivo e quindi di dover tornare indietro. Come potete intuire, questo modo di operare è da calcio amatoriale e non professionistico. In questo periodo abbiamo chiesto di avere notizie ufficiali, ma ci è sempre stato detto che dovevamo regolarci leggendo le notizie dai giornali. Anche questa cosa non la ritengo professionale”. Ci sta dicendo quindi che domani sicuramente non scenderete in campo? “A meno che non avvengano cose straordinarie, tipo avere un volo charter che ci porti a Trieste, molto probabilmente non giocheremo”. Perderete quindi la partita a tavolino? “In tutta questa storia, probabilmente, saremmo i primi a fare ricorso, in questa estate a causa di un campionato slittato per colpa del Covid-19. Di sicuro non vogliamo mettere la testa sotto la ghigliottina!”. La sentiamo molto contrariato per tutto questo. “Certo, perché io sono un professionista serio, preparato ed a testa altissima da 40 anni! E pretendo rispetto non solo per me, ma per il Venezia FC! Ci fa sicuramente rabbia l’indifferenza manifestata nei nostri riguardi, perché non permetto a nessuno di trattare me e la squadra da amatori! Dobbiamo giocare tutti alle stesse condizioni! Abbiamo avuto uno stillicidio di notizie fino a questa mattina, intanto i ragazzi si sono allenati e preparati. Noi siamo professionisti e ci siamo comportati da tali, meritiamo rispetto, ce lo aspettavamo nei nostri riguardi, invece siamo stati presi in giro! Se invece fossimo stati Milan, Juventus oppure Inter, si sarebbero comportati in maniera diversa nei nostri confronti!”