Una insolita “alleanza” dettata da una battaglia portata avanti tra movimenti politici opposti che, in questa occasione, si uniscono per combattere e bloccare una decisione in Consiglio Regionale Veneto.
E’ quello che è successo quando Jacopo Berti (M5S) ed alcuni suoi collaboratori, hanno portato all’attenzione il provvedimento che stava per essere approvato da LN e PD.
L’atto avrebbe previsto la restituzione dei contributi pensionistici ad un componente del consiglio regionale qualora cessi il suo mandato anzitempo.
Oltre al già sostanzioso stipendio, che si aggira agli 8mila euro netti al mese, un Consigliere Regionale attualmente versa intorno ai 1600 euro al mese di contributi e la Regione Veneto ne accantona 2250.
Al raggiungimento del 65esimo anno di età, un ex consigliere potrà beneficiare di una pensione a patto che abbia svolto il suo compito per almeno 4 anni e 6 mesi consecutivi, altrimenti non sarà possibile beneficiare dei 1600 euro già versati ogni mese.
Con questo provvedimento, invece, sarebbe stato possibile ricevere un rimborso di tutti gli accantonamenti mensili qualora un politico non avesse raggiunto la soglia di 4 anni e mezzo.
L’appello di Berti ha ricevuto l’appoggio di Sergio Berlato, capogruppo di Fratelli d’Italia: “Quelle di Berti sono giuste valutazioni, invito la maggioranza di cui ancora faccio parte a rivedere la proposta”.
Dopo una lunga riunione a porte chiuse della maggioranza, è arrivata la sentenza definitiva: riturato il provvedimento, facendo gioire gli uomini di Movimento Cinque Stelle.
Di seguito proponiamo il video-denuncia di Jacopo Berti.
Matteo Venturini
Venezia Ora: la Casta si sta votando altri privilegi sulle pen…
BECCATI!!! Mentre siete distratti con #Sanremo2016, la Casta in Consiglio veneto si fa una legge per riprendersi i contributi versati PRIMA di maturare la pensione! A noi la Fornero, a loro ulteriori privilegi. Stiamo combattendo per fermarli, aiutateci a diffondere questa vergogna!
Pubblicato da Jacopo Berti su Sabato 13 febbraio 2016