Marco Manfredi aveva le idee chiare sin da piccolo, quando a Jesolo ha iniziato a calcare i primi campi da rugby.
“Sin da piccolo avevo dei grandi sogni ovali: debuttare nel massimo torneo, indossare una maglia azzurra e vincere campionati, nel maggior numero possibile”.
Ora, dopo aver giocato e vinto in Italia con Calvisano, corona anche l’ultimo sogno nel cassetto.
Il ragazzo, classe 97, è stato infatti convocato come esordiente dal commissario tecnico della nazionale Kieran Crowley per il raduno di preparazione in vista del prossimo Sei Nazioni, che per gli azzurri inizierà il 5 febbraio contro la Francia allo stadio Olimpico di Roma.
Manfredi, professione tallonatore, ha iniziato a giocare a Jesolo, società fondata nel 1987, da un gruppo di appassionati della zona.
Manfredi sì è poi trasferito a San Donà, altra importante società del Veneto Orientale, da dove sportivamente parlando ha spiccato il volo.
1 metro e 83 centimetri per 110 chili, Manfredi ora milita nelle Zebre Rugby di Parma che disputa lo United Rugby Championship, campionato che raduna squadre italiane, irlandesi, scozzesi, gallesi e sudafricane.
Sul sito dello Jesolo si legge “A rugby si gioca con le mani e con i piedi, ma in particolare con la testa e con il cuore” Manfredi ha coronato il suo sogno, ora tocca ai tanti bambini che ogni settimana calzano gli scarpini e si cimentano con mete e placcaggi.