Il meteo impazzito incide negativamente sui consumi e la conferma giunge dal comparto abbigliamento. Federmoda stima un calo delle vendite fino al 60%, causato dal maltempo. Due mesi di piogge e freddo che hanno pesantemente inciso (oltre che sull’umore dei consumatori) anche sull’economia e sulle vendite di abbigliamento e calzature, tanto da decretare uno stato di crisi, al quale Confcommercio ha dato una risposta pronta tramite Fidimpresa.
“Non ho ricordi – conferma il presidente di Federmoda Treviso Guido Pomini – di stagioni peggiori, aprile aveva già segnato il passo, poi maggio ha restituito la mazzata finale e le casse dei negozi di abbigliamento e calzature sono desolatamente vuote. Adesso si spera che, con l’avvento dell’estate meteorologica, che anticipa di una ventina di giorni quella astronomica, il trend cambi, ma sarà ben difficile recuperare il terreno perduto. Anzi, prevedo che il prolungarsi del caldo a settembre inciderà nuovamente sulle vendite autunnali e senza marginalità, è sempre più difficile onorare le scadenze”.
Per far fronte a questa che, sul piano finanziario, è una vera e propria emergenza, si è dunque mossa Confcommercio che, attraverso Fidi Impresa & Turismo Veneto ha deciso di venire incontro alle aziende alle prese con una liquidità difficile. Un consiglio di amministrazione straordinario del confidi di Confcommercio, ha deliberato un intervento immediatamente operativo e che, dalla sua, ha soprattutto tre punti di forza: rapidità, nessuna garanzia reale richiesta, nessun onere accessorio indiretto (il che significa che non è necessario aprire un nuovo conto corrente dedicato).
“Aspetti non banali – sottolinea il presidente di Federmoda Guido Pomini – perché spesso sono proprio la burocrazia e gli “oneri accessori” quelli che mettono i bastoni fra le ruote all’operatività delle nostre imprese”. L’intervento messo a disposizione prevede un finanziamento chirografario da 10.000 a 40.000 euro per una durata massima di 18 mesi, comprensiva di un periodo di preammortamento di 6 mesi, con tasso fisso e rata costante. Il tasso (TAN) è del 3,75%.
“Il tasso – conferma Pomini – è decisamente favorevole rispetto a quanto praticato normalmente dalle banche e l’estensione temporale ha il pregio di diluire anche nell’arco di un anno intero gli effetti negativi di una stagione decisamente eccezionale nella sua gravità”.
“Tengo a ribadire – conclude Pomini – che occorre aprire, una volta per tutte, un dibattito serio e costruttivo sull’impatto economico del cambiamento stagionale, per evitare nuove e ricorrenti emergenze. A partire dai saldi, che mai come quest’anno si collocano ad inizio stagione”.