C’è anche la Onlus Alba Chiara di San Donà, specializzata nel nuoto per disabili, tra le società vincitrici della settima edizione di “Mi piace di Cuore”, l’iniziativa solidale di Ascotrade che ha messo in campo diecimila euro per sostenere lo sport paralimpico veneto. Ad aggiudicarsi i premi sono state la società veronese Canottieri Bardolino e la onlus Alba Chiara di San Donà di Piave.  Alba Chiara, una società di nuoto, vuole avvicinare gli atleti al mondo della vela organizzando quattro giornate di formazione e per questo intende acquistare attrezzature mirate da far usare agli atleti sia per stare in acqua sia per il loro potenziamento muscolare. A spingere i ragazzi non ci saranno solo il vento e le correnti, ma anche e soprattutto un’onda solidale da cavalcare.

La gara si è animata nelle scorse settimane con una sfida all’ultimo like sulla pagina Facebook @MiPiaceDiCuore, dove sono stati presentati i concorrenti. Nel complesso sono stati proposti 17 progetti e in palio c’era l’importante somma (cinquemila euro a testa per i due vincitori) messa a disposizione dall’azienda trevigiana di fornitura di gas ed energia elettrica Ascotrade, promotrice del concorso assieme ai comitati regionali di CONI e CIP (Comitato Italiano Paralimpico). C’è chi ha puntato sull’abbattimento di barriere architettoniche e chi sull’acquisto di attrezzatura specifica, tutti in ogni caso con un doppio obiettivo: coinvolgere nuovi atleti e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dello sport paralimpico.
Le votazioni, valide fino al 25 novembre, hanno visto primeggiare le realtà di Bardolino e San Donà di Piave, che hanno collezionato oltre 1.300 like ciascuna e raccolto i punteggi più alti espressi dalla commissione tecnica. Le società sportive paralimpiche venete in concorso quest’anno hanno ricevuto complessivamente 5.747 “Mi piace”, un numero che testimonia come l’iniziativa abbia colto nel segno. La prima edizione era stata organizzata nel 2013: in questi sette anni sono state premiate complessivamente ventidue società, a cui si aggiungono i quattro atleti vincitori dell’edizione speciale “Rio anch’io”. Ad oggi
la pagina Facebook @MiPiaceDiCuore è seguita da 235mila persone.
«È bellissimo vedere che anche quest’anno c’è stata così tanta partecipazione a una iniziativa così importante» sorride Francesco Bettella, campione di nuoto paralimpico padovano e testimonial della settima edizione di “Mi piace di cuore” . «Quest’anno molte discipline sono state bloccate a causa dell’emergenza sanitaria e quindi ci sono meno stimoli a livello agonistico, ma questo periodo può essere comunque l’occasione giusta per allenarsi coltivando la propria passione, per prendersi ancora più cura del proprio corpo e per consentire a chi non ha mai praticato uno sport di avvicinarsi con curiosità ed
entusiasmo al nostro mondo».
Per Ruggero Vilnai, presidente del CIP Veneto, «le società partecipanti hanno dimostrato grande voglia di crescere, ma il mio ringraziamento più grande va a tutte le persone che hanno aderito all’iniziativa dando il proprio voto. Significa che attorno a questo ambiente c’è sempre grande passione. Una passione che potrà essere totalmente sprigionata quando questa pandemia sarà sconfitta».
«Ringrazio gli utenti di Facebook – le parole di Filippo Boraso, direttore generale di Ascotrade – per i 5.747 like espressi come voto e determinanti per la proclamazione dei due vincitori. Il mio plauso va inoltre alle 17 società sportive che hanno partecipato al contest, dimostrando spirito d’iniziativa e voglia di guardare al futuro in un settore, quello dello sport paralimpico, che ha sofferto più di altri l’isolamento forzato dovuto alla pandemia. Rivolgo i miei complimenti particolari alle due società vincitrici, è un onore
poter sostenere i loro progetti di inclusione e formazione».
Gianfranco Bardelle, presidente del CONI Veneto: «Sono onorato di far parte di questa iniziativa che vuole sostenere lo sport paralimpico e che premia due progetti che sono un faro nella tempesta che stiamo vivendo. È un obbligo sostenere l’ottimismo e la voglia di andare avanti dopo il tragico stop che la pandemia ci ha imposto».