Questa mattina, alle 10.45, presso la Caserma della Tenenza Carabinieri di Mira, alla presenza delle massime cariche istituzionali provinciali, la Presidente del “Soroptimist Club del Miranese – Rivira del Brenta”, prof.ssa Nadia Ballin, e il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Mosé De Luchi, nell’ambito della campagna nazionale del Club “Una stanza tutta per sé”, hanno inaugurato un ufficio all’interno della caserma dedicata all’audizione delle donne vittime di violenze.
Alla cerimonia, tra gli altri, erano presenti, l’Avv. Francesca Scatto, Assessore alla Cultura della Regione Veneto, la dott.ssa Alessia Tavarnesi, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Venezia, la Senatrice Orietta Vanin, il Dottor Edgardo Contato, Direttore Generale dell’Ulss3. La realizzazione della stanza è avvenuta grazie al progetto nazionale “Una stanza tutta per sé” del “Soroptimist International” mediante un protocollo d’intesa siglato con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, che ha già consentito, nella provincia, l’apertura di tre omologhe stanze nelle Compagnie Carabinieri di Mestre (ottobre 2016), San Donà di Piave (maggio 2017) e Venezia (ottobre 2017).
L’iniziativa, che prende il nome da un famoso saggio della scrittrice inglese Virgina Woolf, si prefigge di mettere a disposizione all’interno delle caserme dei Carabinieri un ambiente riservato e protetto, ove gli operatori possano accogliere le donne che hanno il coraggio di denunciare le violenze subite, sostenerle e aiutarle nel delicato momento della denuncia e nel percorso verso il rispetto e la dignità della loro persona.
Il Colonnello De Luchi, nel corso del proprio intervento, ha sottolineato il moltiplicarsi di iniziative del genere a seguito del Protocollo siglato tra il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e il Soroptimist International d’Italia, ricordando l’altissimo senso di umanità e la straordinaria sensibilità che – da sempre – contraddistinguono il Carabiniere, soprattutto nei confronti delle cosiddette “fasce deboli”. In tale quadro, l’Arma dei Carabinieri ha infatti da tempo avvertito l’esigenza di formare nuove professionalità, istituendo – a livello centrale – una sezione dedicata agli “atti persecutori” presso il Raggruppamento Investigazioni Scientifiche di Roma, e promuovendo, contestualmente, ogni forma di sinergia per consentire al personale dipendente di operare più efficacemente.
Il “Soroptimist Club del miranese – Riviera del Brenta” ha potuto attuare questo progetto grazie alla particolare sensibilità dei Carabinieri, realizzando all’interno della Caserma di Mira, sede della locale Tenenza Carabinieri, un luogo dedicato, sobrio ma confortevole, dove la donna vittima di violenza possa sentirsi accolta da personale sensibile e preparato, sviluppando al contempo un atteggiamento assertivo e collaborativo, perché la violenza in qualsiasi forma possa essere combattuta, denunciata e mai subita.
La stanza è stata allestita presso gli uffici della Tenenza Carabinieri di Mira, individuato quale punto di riferimento, nella delicata materia, per la zona del Miranese e della Riviera del Brenta.
È stata infine evidenziata l’incisiva attività di contrasto ai fenomeni legati alle violenze di genere svolta dall’Arma dei Carabinieri nella provincia di Venezia nel corso dell’anno. Cinque i soggetti arrestati addirittura in flagranza di reato, una ventina i provvedimenti cautelari restrittivi eseguiti in carcere e oltre 400, i soggetti sui quali sono stati raccolti elementi di reità in ordine a reati specifici e che sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria, allontanati dalle case e ammoniti.