I Carabinieri della Tenenza di Mira hanno arrestato nuovamente il 19nne, P.E., nato a Cuba ma residente da tempo a Mira, già ammanettato a dicembre e febbraio in flagranza rispettivamente nel 2019 per i gravi reati di Estorsione, Rapina, Lesioni personali e Spaccio di Stupefacenti e nel 2020 per Evasione.
Il giovane è notoriamente indicato come un componente attivo della c.d. “baby gang” che imperversava nel centro di Venezia e Mestre, quando un gruppo di giovanissimi, per motivi prevalentemente legati a debiti per l’acquisto di stupefacente, aveva messo in pratica ripetuti episodi di intimidazioni, percosse e minacce, continue richieste di denaro nei confronti di coetanei.
Evidentemente anche con il passare dei mesi, situazione condita anche dall’emergenza epidemiologica, il giovane non riesce a tenersi lontano dai guai, ovvero a rispettare la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del c.d. “braccialetto elettronico” imposta dal Giudice.
I militari della Tenenza, consci dell’indole del ragazzo, hanno tenuto costantemente sotto controllo il ragazzo, aldilà dell’ausilio tecnologico assicurato dal braccialetto. Proprio un allarme lanciato dal sistema di comunicazione ieri sera fa scattare le ricerche del diciannovenne che è effettivamente sparito da casa. Il giovane viene attivamente cercato per tutta la sera, sia nei pressi dell’abitazione che nei luoghi che ormai i Carabinieri gli riconoscono come abituali, soprattutto per perpetrare l’attività di ricerca e smercio dello stupefacente. Finalmente in tarda serata i militari lo individuano e lo traggono in arresto per evasione, con messa a disposizione del Magistrato per la celebrazione di una nuova udienza per direttissima.