dav

E’ stata terminata la realizzazione del sistema di monitoraggio ed allarme sul torrente Rudan, impianto che verrà consegnato all’amministrazione comunale di Vodo di Cadore martedì 5 maggio dai tecnici regionali dopo che, nei giorni scorsi, si è provveduto a completare anche il collaudo.

“Con l’obiettivo di mitigare il rischio in particolare per l’abitato di Peaio – spiega l’assessore regionale all’ambiente e difesa del suolo Gianpaolo Bottacin – sono diversi gli interventi che i nostri uffici regionali, del Genio Civile e dei Servizi Forestali regionali, hanno già realizzato e continuano a programmare lungo il tratto terminale del corso d’acqua, di cui il più importante è la grande briglia filtrante a monte dell’abitato che è stata già, in qualche occasione, provvidenziale nel trattenere gran parte del materiale detritico rimobilizzato dalle frane”.

[huge_it_slider id=”5″]

Ad integrazione delle opere strutturali di mitigazione del rischio ora si aggiunge anche un impianto di monitoraggio per il quale sono stati impegnati 240.000 euro. “Questo sistema, che abbiamo attivato sulla base di un progetto definitivo redatto con il nostro braccio operativo di ARPAV – dettaglia l’assessore – è stato collaudato con esito positivo e può adesso essere attivato a supporto delle attività di protezione civile del Comune relativamente alle colate detritiche provenienti dal Monte Antelao lungo il canalone del rio Rudan. È costituito di due distinte stazioni, di sensori in grado di monitorare le precipitazioni intense che innescano il fenomeno di dissesto e l’avanzamento verso l’area abitata della colata detritica innescata lungo il corso d’acqua”.