Manuel Major, il giostraio di 37 anni di Giavera, ferito, sabato notte, da un colpo di pistola alla testa, sparato da un vigilante, è morto alle 18.15 di martedì all’ospedale Ca’Foncello dove era ricoverato dalla notte dell’assalto e della sparatoria.

L’inseguimento era degenerato e il vigilantes aveva fatto fuoco colpendo l’auto e al suo interno Major. Dopo duecento metri circa la macchina è stata abbandonata con il corpo del 37enne in fin di vita all’interno dai due complici fuggiti nei campi .

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«Mi sono sentito in pericolo, ho visto una pistola ed ho sparato». Si è difeso con queste parole il metronotte padovano Massimo Zen, di 47 anni, davanti al sostituto procuratore Gabriella Cama, durante il primo interrogatorio nella sede della stazione dei carabinieri di Vedelago. Il vigilante dei Rangers della Battistolli (assistito dall’avvocato Daniele Panico) è indagato con un’accusa pesantissima: tentato omicidio, anche ora che Major è morto. Il bandito bandito è stato colpito alla testa da un bossolo della Glock calibro 9, in dotazione al vigilante padovano.

E riesplode il problema della sicurezza e delle difesa del patrimonio e fino a che punto ci si può difende dall’assalto dei criminali.