Rocky Balboa ante litteram, resistette 15 riprese contro Joe Brugner

Bronzo a Tokyo ’64, più volte campione italiano, era malato di Alzheimer da tempo

6 giorni fa era deceduto il fratello Ernesto

 

E’ morto oggi all’età di 79 anni (ne avrebbe compiuti 80 a settembre) l’ex campione italiano dei pesi massimi Bepi Ros.

Malato di Alzheimer, era ricoverato nel Covid Hospital di Vittorio Veneto.
Ros era soprannominato la “Roccia del Piave” e da dilettante vinse la medaglia di bronzo all’Olimpiade di Tokyo 1964, mentre da professionista fu appunto detentore del titolo nazionale dal 1970 al 1973.

Nell’ottobre del 1972, a Londra, combatté anche per il titolo europeo contro il britannico Joe Bugner (nella foto di copertina, sulla destra, con Ros a sinistra) perdendo ai punti ma facendosi onore, resistendo per ben 15 riprese come un Rocky Balboa ante litteram. Da professionista Bepi Ros aveva sostenuto 60 incontri vincendone 42 dei quali 24 prima del limite. Sei giorni fa era morto suo fratello Ernesto. 

“La roccia del Piave ha ceduto. Per chi lo ha conosciuto e amato, come uomo e come pugile, è un colpo da KO. Rivolgo ai suoi famigliari le mie condoglianze, nel ricordo di una figura storica dello sport trevigiano, veneto e nazionale”.

Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, piange la scomparsa di Bepi Ros, originario del coneglianese proprio come il governatore.

“Bepi – aggiunge Zaia – ha incarnato la vera essenza dello sport, gettando sul ring anima e corpo, combattendo duramente ma senza mai perdere quel suo tratto umano che l’ha fatto amare anche a prescindere dai suoi risultati agonistici. Ci mancherai, Roccia”.