Il presidente del Venezia FC, Duncan Niederauer, risponde alle domande dei tifosi
Il presidente del Venezia FC, Duncan Niederauer, risponde alle domande dei tifosi

Si è svolto nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 13 ottobre in un noto locale di viale Ancona, nei pressi della sede del Venezia FC, un incontro tra il presidente del sodalizio arancioneroverde, Duncan Niederauer, insieme con i tifosi. Erano presenti anche alcuni dirigenti lagunari, quali Morris Donati, Ivan Cordoba, Alex Menta e Gianluca Santaniello. 

È stato dato spazio quindi alle domande dei tifosi.

Uno di loro, Stefano, ha affermato: “Non ho capito la campagna acquisti, il modo di giocare. Quest’anno non mi sembra che ci sia un’idea di gioco”.

Risposta di Morris Donati:”Non è vero che non abbiamo identità, anzi l’abbiamo fatta vedere, specie nelle ultime partite, stiamo lavorando tanto e bene, abbiamo giocatori di livello molto buono, non è vero che abbiamo giocatori che non siano di livello”.

Ivan Cordoba ha aggiunto: “Premesso che queste, cioè gli incontri tra noi e voi, sono situazioni che devono succedere più spesso, perché vogliamo ascoltarvi, il calcio senza tifosi non esiste se non a metà. Lei ha tutto il diritto a fare la sua domanda, ma siamo altresì consapevoli del lavoro che stiamo facendo. Noi siamo i primi a volere che il Venezia vada bene. Possiamo sbagliare, nelle nostre scelte, ma penso che ci siano stati pochi presidenti, come quello attuale, che tengano a cuore questa società e questa città. E poi consideriamo il fatto che sta lavorando per tutti, dai più piccoli fino al fatto di avere certe strutture. Il bello del calcio è che tutti lo guardiamo diversamente. Il calcio non è una scienza esatta. I tifosi parlano con il cuore, certo, ma vi assicuro che la società sta facendo il bene per la città e per tutti voi. C’è una squadra giovane, che ha bisogno di tempo, un allenatore con idee certe, poche ma giuste e lui lavora su quello. Ci vuole tempo, come detto, per poter avere risultati e regolarità. Anche la vostra voce è un feedback importante per voi”.

Un altro supporter, Massimiliano, ha chiesto: “Come mai in curva non è stato fatto il pacchetto famiglia?”

Gianluca Santaniello, executive director, ha replicato: “Abbiamo già fatto prezzi molto bassi, mi dispiace che non sia stato apprezzato lo sforzo, come il prezzo per la curva Sud. La nostra teoria è stata quella di avere prezzi popolari per tutto lo stadio, ci dispiace che lo abbiate preso come un dispetto. La soluzione perfetta non esiste. Il risultato non è soddisfacente neanche per noi, me ne rendo conto. Il prezzo che abbiamo proposto, però,  era competitivo.

Il direttore tecnico Cristian Molinaro ha aggiunto: “Non è una scelta politica, né contro il tifoso né contro la tifoseria organizzata, sembrava una decisione presa per cercare di avvicinare di più i tifosi. Sembrava una scelta logica, in altre parole”.

Un altro tifoso si è rivolto direttamente a Niederauer: “Non capisco come sia stata fatta la gestione della serie A. Il club è stato promosso, e pochi se lo aspettavano. La serie A porta più soldi, anche per lo sviluppo del brand, ma non ho visto lo sforzo che mi sarei aspettato per mantenere la categoria, il che avrebbe garantito più entrate economiche, anche in termini di diritti tv”.

Al che il Presidente ha affermato: “Quando la proprietà, questa proprietà, è arrivata, lo stadio non era in buone condizioni, il settore giovanile praticamente non esisteva, e siamo d’accordo sul fatto che essere in serie A è stato anche un colpo di fortuna, per cui, per nostra stessa ammissione, ci ha trovati impreparati, in altre parole la società non era pronta. Sulla gestione della stagione in serie A, il fatto che ci siamo concentrati sul brand è un falso mito, abbiamo speso “solo” migliaia di dollari per il brand, mentre ne abbiamo spesi decine di migliaia per i giocatori; e poi la squadra ha fatto bene in A, perché ci sono state vittorie importanti, anche se va detto che sono stati persi tanti punti, con squadre maggiormente affrontabili, e sono state proprio quelle gare ad averci condannati. Spero che, quando torneremo in A, saremo pronti ad affrontarla seriamente, con un centro sportivo di alto livello, con uno stadio migliore e un settore giovanile che possa sostenere le sorti della prima squadra, il tutto per rimanerci il più a lungo possibile”.
Applausi dei presenti. 

Quindi Roberto, un altro tifoso, ha affermato: “Al presidente bisogna fare tanti ringraziamenti, ma non ha capito come si muovono le persone a Venezia, nel senso che: chi abita nella terraferma, e sono in tanti, vorrebbero andare allo stadio, ma non possono, per i problemi legati alla mobilità, ai trasporti insomma. La scorsa partita, per dire, ho speso parecchio per parcheggiare a Piazzale Roma. Suggerirei alla Società  di dedicarsi maggiormente a chi vive in terraferma. Quando sono arrivati circa duemila baresi, sono stati portati allo stadio su un ferryboat. Se ci fosse un mezzo simile e un parcheggio “tranquillo”, la gente verrebbe di più allo stadio”.

Niederauer ha quindi risposto: “Comprendiamo e ascoltiamo queste lamentele, il problema è sentire i vostri suggerimenti. Ci abbiamo provato a trovare soluzioni, tant’è che il biglietto del vaporetto è integrato a quello dello stadio. Se sono arrivati in quasi 2.000 dalla Puglia, non sarà stato difficilissimo per loro arrivare allo stadio, ma comprendiamo comunque le vostre difficoltà. E poi va detto questo: se i maggiori punti, da parte nostra, sono stati conquistati fuori casa, vuol dire che abbiamo bisogno del vostro supporto, per conquistare il Penzo. Un altro punto importante è soggetto al fatto di capire che cosa le istituzioni ci consentano di fare, perché non possiamo decidere tutto da soli”.

Un altro supporter ha detto: “Con la motonave è più comodo, rispetto al lancione, arrivare allo stadio. Inoltre, l’anno scorso per me è stata una grande gioia vedere il Venezia in serie A dopo vent’anni. L’importante però è continuare a lavorare su questo punto e coinvolgere la tifoseria. Nel 2020-21 c’è stato un amalgama fantastico, spero che tutti continuino ad investire in questa squadra, per me vedere il Venezia ad alto livello è una cosa molto importante”.

Molinaro ha replicato: “Abbiamo avuto modo di vedere tifosi e club, in questo periodo, proprio perché vogliamo avvicinarci. Negli anni scorsi, sotto questo profilo, sono state organizzate poche cose, ora invece vogliamo avvicinarci. Quanto al resto: io sono stato protagonista per tre anni da giocatore, ora mi trovo, come si suol dire, dall’altra parte della barricata, e posso affermare che questa è una società che ha a cuore il progetto. È un club con una visione di lungo periodo, cosa rara nel calcio odierno di oggi, non solo in Italia. Sulla parte della promozione, due anni fa c’è stata la congiunzione di tante cose, anche della fortuna. Ci siamo trovati con tanti ragazzi che per la prima volta si confrontavano con una categoria così difficile, come appunto la massima serie. Quest’anno abbiamo cercato di tenere il cuore pulsante dello spogliatoio, nelle ultime tre settimane credo che si sia vista la convinzione, nelle qualità dimostrate, ci è mancata l’attenzione col Pisa e col Bari, ma sul fatto di voler soffrire, la squadra ha svoltato, come un vero gruppo. Tutti i giorni li vediamo lavorare al Taliercio, e stanno facendo il massimo per amalgamarsi. Stanno lavorando tantissimo, e si stanno sacrificando per compattarsi. Quel percorso che è iniziato con il Pisa può avere una scia lunga da domani, cercando anche noi di aiutare il più possibile le vostre richieste”.

Un altro supporter è intervenuto dicendo: “ Io chiedo regole chiare per gli abbonamenti, ho fatto pacchetto family in distinti spendendo oltre 500 euro. Seconda cosa: sull’anno scorso bastava tanto così per salvarsi, bisognava agire nelle partite che abbiamo perso, e non è stato fatto”.

Santaniello, al che, ha detto: ”Stiamo studiando un sistema di benefici per compensare alcune situazioni, un pacchetto di iniziative”.