Ca'RobiniaCa’ Robinia e altre cooperative finiscono nel mirino della Corte dei Conti. I magistrati contabili vogliono vederci chiaro su quei fondi pubblici erogati dalla Regione che dovevano servire ad avviare attività economiche indirizzate ai disabili o agli ex detenuti e che, invece, hanno finanziato iniziative private come la birreria aperta a Nervesa della Battaglia al posto di una fattoria sociale. La Corte cercherà di capire se ci sia stato un danno per lo Stato, chi siano i responsabili, se l’assegnazione dei contributi sia stata fatta all’insegna della trasparenza.

Tre, in particolari, i casi sotto indagine: i quasi 3 milioni e mezzo di euro destinati nel 2011 alla cooperativa Ca’ Robinia e finiti in un disco pub. Caso balzato agli onori delle cronache e che ha provocato alcuni esposti dai candidati governatori alle regionali (Luca Zaia e Alessandro Moretti). Gli oltre 5 milioni di euro assegnati a una cooperativa sociale di Vigo di Cadore, l’Athena, per realizzare una centro di riabilitazione per i disabili e i loro familiari a Laggio, e gli oltre 4 milioni di euro finiti all’Ipas di Padova per il lavoro dei detenuti e dei disoccupati al di sopra dei 50 anni. Opere, quelle sotto inchiesta, mai avviate o realizzate ma senza attività in corso o trasformate di colpo in qualcosa di diverso.