La riqualificazione del cavalcavia e del quadrante dell’ex Cuor sarà la nuova porta di accesso a sud della Città
Questa mattina è stato presentato il Piano Guida della Nuova Autostazione Mom che sorgerà nell’area dell’ex Cuor, al confine di Piazzale Duca d’Aosta tra via Luigi Pinelli e vicolo Gaspare Gozzi. Oltre alle nuove pensiline dedicate alle fermate degli autobus e delle linee interurbane e dei servizi connessi, fanno parte del progetto gli ambiti funzionali collegati alla Stazione Ferroviaria per la creazione di un polo intermodale, unitamente agli spazi esterni.
La collocazione in prossimità della stazione ferroviaria, per la quale a giugno partiranno i lavori di riqualificazione, consentirà infatti di agevolare la fruizione dei servizi di trasporto pubblico da parte degli utenti. Ogni anno, infatti, circa 4,9 di passeggeri frequentano la stazione FS con un’affluenza di 9.800 persone: nella nuova autostazione, a fronte della presenza di 240 veicoli destinati al traffico interurbano, potranno transitare una media di circa 6.000 persone al giorno. Presenze che potranno integrarsi in uno spazio unitario e utile a un’utenza costituita da pendolari, studenti universitari, lavoratori e turisti, che potranno così sfruttare l’ampia offerta del trasporto pubblico per muoversi attraverso la città e godere dei suoi servizi e dell’offerta culturale, facendo di questo nuovo polo di mobilità un elemento caratteristico del contesto urbano.
Strategica, in questo senso, è la posizione dell’area “ex Cuor”, caratterizzata da una superficie edificata di circa 3.685 metri quadrati in prossimità della stazione ferroviaria e del cavalcavia della strada statale 13. Quest’ultimo verrà ripensato come un tratto distintivo, diventando il portale di ingresso alla nuova stazione dei mezzi MOM e simbolo di accesso alla città.
La nuova collocazione dell’autostazione permetterà inoltre la valorizzazione di alcuni elementi come le mura cittadine, il bastione prospiciente Porta Altinia, il tratto di fiume Sile che costeggia la parte meridionale della città e le aree verdi in prossimità di Piazzale Duca d’Aosta.
Il Piano guida prevede di realizzare 15 stalli di sosta per autobus dei servizi interurbani, in grado di soddisfare le esigenze in termini di smaltimento del flusso di corse nelle ore di punta.
L’accesso all’autostazione da piazzale Duca d’Aosta sarà evidenziato dai quattro gate per le entrate dei mezzi sotto il cavalcaferrovia e vedrà una particolare attenzione per la circolazione ciclopedonale. Le pensiline di attesa, realizzate in struttura metallica, saranno caratterizzate dalla presenza di una copertura verde, sviluppata con l’obbiettivo di ridurre l’effetto isola di calore, aumentare la superficie permeabile, favorire il ripopolamento della flora e fauna urbane e mitigare l’impatto visivo dell’intervento dal cavalcavia.
In uscita dall’autostazione, i mezzi del servizio pubblico si inseriranno nella circolazione urbana ricongiungendosi con il PUT attraverso via Pinelli: il passaggio dei mezzi sarà schermato grazie ad un filtro verde posizionato tra la nuova autostazione e la zona residenziale, che verrà servita da una strada a senso unico per la circolazione di quartiere con parcheggi dedicati.
La nuova stazione MOM interagirà con la nuova Bike Station e la Ciclopolitana di Treviso. La ciclabilità sul cavalcavia verrà incrementata attraverso l’allargamento della corsia riservata al fine di permettere un collegamento con l’altro lato della città. Lungo il lato sud della Stazione è prevista la realizzazione della connessione tra la ciclabile direzione ospedale e la stazione ferroviaria. Inoltre, una campata del cavalcavia potrà essere convertita in un parcheggio biciclette esclusivo e protetto, garantendo un ricovero ottimale sia per la nuova autostazione che per la stazione ferroviaria.
«L’autostazione MOM, collegata alla nuova stazione RFI, andranno a costituire il biglietto da visita della Città», le parole del sindaco di Treviso Mario Conte. «Sarà un polo di riferimento per i trasporti di tutta la Marca, direttamente collegato all’aeroporto: un progetto di mobilità sul quale crediamo tantissimo e che ci ha visti in costante dialogo con MOM, che ringrazio per aver voluto fortemente quest’opera che, oltre ad essere fondamentale per lo sviluppo della Città, rendendola sempre più accessibile e smart, permetterà di riqualificare un quadrante strategico e uno dei principali punti di accesso a beneficio della collettività e di tutti coloro che, per motivi di studio o di lavoro, frequentano quotidianamente Treviso».
«Grazie ad interventi pubblici e privati verrà riqualificato un intero settore secondo una visione moderna di mobilità cittadina», sottolinea il vicesindaco di Treviso Andrea De Checchi. «Inoltre, con il rinnovamento della stazione dei treni, dove verrà posizionata anche la bike station, avremo collegamenti efficienti che andranno a servire anche la nuova cittadella della salute. Un rinnovamento, dunque, che non è soltanto nell’estetica, anch’essa importante per la riqualificazione di uno dei principali punti di accesso della Città, ma nella stessa modalità di fruizione delle stazioni».
«Il futuro è qui», afferma il presidente della Provincia di Treviso e dell’Ente di Governo, Stefano Marcon. «Questo intervento dimostra che invertire su quanto è di proprietà valorizza le strutture, il servizio e anche il contesto della città di Treviso. Sono poi orgoglioso perché questo hub riguarda di fatto tutto il trasporto pubblico extraurbano quindi servirà a tutti i trevigiani»
Così, invece, Giacomo Colladon, Presidente MOM: «Il Piano Guida che presentiamo al Comune risponde all’esigenza, ormai datata, di dotare il capoluogo di una nuova autostazione per la mobilità pubblica su gomma, seguendo criteri di inter-operabilità col servizio ferroviario. Oltre alla necessità di adeguare gli aspetti tecnico-operativi dei nostri servizi in un’ottica di integrazione è infatti evidente la necessità di una nuova infrastruttura, pensata in logica intermodale. Il Piano tiene conto della intrinseca rigidità delle infrastrutture ferroviarie, avvicinando la nuova autostazione su gomma in un’area prossima alla stazione dei treni. Tale intervento avrà un impatto complessivo sull’organizzazione della mobilità pubblica a Treviso, innalzando la qualità dei servizi. Attualmente MOM è proprietaria al 43% dell’area, ma ha ritenuto suo compito proporre questo Piano Guida confidando che ne sia riconosciuto il valore e l’interesse pubblico, sia sotto il profilo dei servizi per la mobilità che in termini di riqualificazione di una parte strategica della città.
La realizzazione dell’infrastruttura comporterà un investimento di MOM stimato in 3,5 milioni di Euro (al netto degli ulteriori costi per le acquisizioni immobiliari) cui si aggiungerà anche il restyling dell’edificio biglietteria oltre a 1,5 milioni per il recupero del cavalcavia. Il costo stimato per l’adeguamento del cavalcavia è di circa 1 milione di Euro a carico del Comune o attraverso un partenariato pubblico-privato.