soldi (foto di repertorio)
soldi (foto di repertorio)
Dal 1° gennaio di quest’anno le famiglie potranno chiedere l’Assegno unico, il nuovo strumento di supporto che andrà a sostituire, da marzo, tutte le altre forme di sostegno economico alla natalità e che andrà da un minimo di 25 a un massimo di 175 euro a figlio (in base all’Isee).
Il patronato Inas Cisl, intermediario abilitato per l’inoltro delle richieste all’Inps, aprirà le agende per la prenotazioni lunedì 17 gennaio. Per agevolare l’utenza, è stata istituita una linea dedicata del numero unico 0422 1660661 e una pagina web del sito www.cislbellunotreviso.it attraverso la quale si può compilare un form inserendo i propri dati per poi essere richiamati per fissare un appuntamento. Imponente lo sforzo organizzativo messo in campo dalla Cisl, assieme all’Inas, al Caf e alle Federazioni di categoria per assistere e affiancare al meglio i lavoratori e i cittadini nella compilazione della domanda.
“Dopo una lunga carenza di politiche sociali per la famiglia –commenta il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini  l’arrivo dell’Assegno unico è una buona notizia che va nel solco delle priorità che da tempo sollecitiamo alla politica e al governo per invertire la curva della denatalità e per sostenere le famiglie, a partire dalle più numerose e a basso reddito. È un primo passo che andrà rafforzato per raggiungere standard di altri Paesi europei come la Francia, che ha misure ancor più solide di sostegno alla natalità e alla famiglia che hanno prodotto un aumento importante del numero di figli per coppia”.
Il contributo verrà erogato a partire da marzo ma le domande possono essere inoltrate già da ora. Il nuovo Assegno unico spetta ai lavoratori dipendenti pubblici, privati, autonomi, iscritti alla gestione separata, disoccupati o incapienti.
Viene pagato ogni mese direttamente dall’Inps per ogni figlio a carico dal 7° mese di gravidanza al ventunesimo anno di età, se il figlio frequenta un corso di formazione, anche universitario, se è disoccupato o svolge un tirocinio o il servizio civile; con disabilità, senza limiti di età.
L’importo mensile dell’assegno unico è di 175 euro per figli minorenni, con un Isee 2022 fino a 15.000 euro. Se l’Isee è più alto, l’assegno si riduce progressivamente fino a 50 euro; 85 euro per i figli maggiorenni fino ai 21 anni di età, con un Isee 2022 fino a 15.000 euro e con riduzione graduale fino a 25 euro con un Isee superiore.
In provincia di Treviso i nuclei familiari sono circa 300mila, nel Bellunese 59mila.
Le famiglie che nel 2021 hanno presentato tramite il patronato Inas Cisl la domanda di assegni al nucleo familiare sono state poco meno di 3.000 in provincia di Belluno e 8.450 nella Marca. Una platea che potrebbe allargarsi, dato che il nuovo Assegno Unico da quest’anno dovrà essere richiesto anche dai lavoratori pubblici (in precedenza la richiesta di assegno veniva fatta direttamente dal datore di lavoro).