Una cornea
Una cornea

Chirurgia oculistica sempre più all’avanguardia nelle sale operatorie dell’Ulss 3 Serenissima: grazie all’attività di supporto di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, nelle Oculistiche di Venezia e di Mestre si registrano numeri da record, nell’ultimo semestre, con i trapianti endoteliali secondo le innovative tecniche DSAEK e DMEK, che per la prima volta superano, nel totale degli interventi effettuati, i trapianti di cornea tradizionali.

Due tecniche d’avanguardia

“Sono diventati consuetudine nelle nostre sale operatorie – spiega la dottoressa Franch, Direttoredell’Oculistica di Venezia – gli interventi di DSAEK (Descemet’s Stripping Automated Endothelial Keratoplasty), per i quali vengono isolati solo gli strati più profondi da trapiantare: l’endotelio, la membrana descemet e una parte dello stroma, per uno spessore inferiore ai 100 millesimi di millimetro. Ma lavoriamo con grandi numeri con la tecnica ancor più selettiva, denominata DMEK (Descemet Membrane Endothelial Keratoplasty) utilizzando la quale vengono trapiantati solo l’endotelio e la membrana Descemet, raggiungendo spessori che sfiorano i 20 millesimi di millimetro. In entrambe i casi, non potremmo operare senza il preziosissimo supporto degli specialisti della Banca degli Occhi, che preparano i tessuti da trapiantare”.

I laboratori della Banca degli Occhi come ‘anticamera’ della sala operatoria

“Il ruolo della Banca degli Occhi – afferma Diego Ponzin, Direttore Sanitario – è quello di
affiancare i chirurghi oftalmologi negli interventi, trasformando i propri laboratori in
un’anticamera della sala operatoria, e fornendo cornee già lavorate per interventi di grande
precisione. Per entrambe le tecniche, Fondazione Banca degli Occhi è in grado di fornire anche ‘cornee precaricate’, tessuti isolati e inseriti in appositi dispositivi, pronti per essere utilizzati dal chirurgo per ridurre al minimo i rischi in sala operatoria”.
Fondazione Banca degli Occhi del Veneto ETS, Centro regionale di riferimento per i trapianti di cornea di Veneto e Friuli Venezia Giulia, è divenuta negli anni un riferimento a livello nazionale ed internazionale per l’invio di tessuti preparati per trapianti endoteliali, i trapianti di cornea che prevedono la sostituzione del solo strato interno del tessuto. Questi tessuti, selezionati e lavorati con apposite tecniche, consentono ai chirurghi più esperti di effettuare interventi selettivi, a ridotto rischio di rigetto, e associati a tempi di recupero più rapidi. Risultati di un vero e proprio lavoro in tandem tra la banca che prepara il tessuto e il chirurgo che lo innesta nell’occhio del paziente.
In Fondazione Banca degli Occhi, l’attività di preparazione di tessuti precaricati già pronti per la sala operatoria, è in continuo aumento: tante le richieste provenienti da molti centri oftalmologici italiani ed esteri. I dati di Fondazione Banca degli Occhi, con le forniture di tessuti per i trapianti, certificano come nel primo semestre 2024, appena concluso, i trapianti effettuati con le tecniche innovative – DSAEK e DMEK – hanno superato quelli effettuati con le tecniche tradizionali: sono state infatti 1211 le cornee preparate per interventi DSAEK e DMEK, contro le 1063
preparate per gli interventi in cui viene trapiantata la cornea intera.

I centri più attivi: Venezia al primo posto

I dati dell’invio dei tessuti certificano anche la piena collaborazione con i centri di trapianto
veneziani, e la performance da record di questi ultimi.
Il reparto di Oculistica dell’Ospedale SS. Giovanni e Paolo è risultato il centro italiano a cui
Fondazione Banca degli Occhi del Veneto ha inviato il maggior numero di tessuti corneali per DMEK, la più innovativa delle tecniche di intervento, sia nel 2023 sia nel primo semestre 2024. Prima a livello italiano per richieste per questa particolare tipologia di tessuto, l’Oculistica del SS. Giovanni e Paolo, diretta dalla Dottoressa Franch, è superata nella classifica complessiva delle forniture da parte della Fondazione solo da due centri situati uno nel Regno Unito e l’altro in Portogallo. Alta l’expertise anche dell’Oculistica dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre, che nei primi sei mesi del 2024 risulta essere il nono centro per esecuzione della DMEK e sesto centro per i trapianti DSAEK.

Il sorpasso rispetto ai trapianti “tradizionali” e l’attrattività delle oculistiche di Venezia

“Si spiega anche così la potente attrazione esercitata dalle Oculistiche dell’Ulss 3 Serenissima – sottolinea il Direttore Generale – a cui si rivolgono moltissimi utenti anche da fuori Regione. Persone che hanno una precisa richiesta di salute, e sono disponibili ad arrivare anche fino a qui, e a Venezia, per trovare una risposta fatta di altissima professionalità trasformata in cura. E si rende concreta, anche così, quell’eccellenza che da tempo la comunità scientifica ma anche l’utenza riconosce all’Oculistica veneziana”.