Un problema legato ad una successione ereditaria alla base della tragedia che ha visto questa mattina, a Oderzo, in provincia di Treviso, un uomo di 52 anni ferire con un coltello una avvocata, all’interno del suo studio, per poi togliersi la vita, impiccandosi, nella sua abitazione di Mansuè.
Le lesioni, provocate da un’arma da taglio non ancora ritrovata, riguardano le braccia e la parte superiore del corpo della donna, e le hanno causato una perdita di sangue abbondante, ma non tale da causare rischi di vita o danni permanenti. La donna, Meri Zorz, 50 anni è ora ricoverata all’ospedale di Oderzo con una prognosi di guarigione di 30 giorni Giuseppe Silvestrini, cliente della professionista infermiere, sembra da un primo momento avesse chiesto un appuntamento per chiarire alcuni aspetti legati ad una successione ereditaria riguardante la morte del padre, avvenuta circa un paio di mesi fa.
Una storia personale difficile
Un patrimonio sostanzialmente in beni immobiliari, da spartire con due fratelli rappresentati da un amministratore di sostegno a causa di una situazione di fragilità della famiglia, e che abitano in un rustico nel quale si erano trasferiti meno di due anni fa dopo l’incendio della loro casa che ha pesantemente aggravato la situazione famigliare.
La ricerca
È lo stesso immobile in cui, poco dopo l’aggressione e l’allontanamento del responsabile, i carabinieri si sono recati, trovando al piano superiore il corpo dell’uomo fino a quel momento ricercato e ormai privo di vita. Silvestrini, celibe, risulta del tutto incensurato e, a detta di alcune persone che lo conoscevano, descritto come persona apparentemente tranquilla e non sembra avesse mai dato segnali di instabilità. La stessa Zorz, tuttavia, dopo l’accaduto e prima di venire a conoscenza della sua morte , avrebbe commentato il fatto con parole più di compassione che di risentimento essendo chiaramente a conoscenza dello stato di difficoltà personale dell’uomo. La Zorz è nota a Oderzo, anche per il suo impegno in politica.