Il saluto delle Istituzioni e della “sua” Confcommercio
Gianni Garatti è uno dei protagonisti indiscussi della vita associativa trevigiana e grande costruttore del turismo della Marca Trevigiana. Oggi (martedi 5 luglio) la Confcommercio tutta (sia l’Ascom di Treviso che l’Unione provinciale) ha organizzato, nella sede della Camera di Commercio, una cerimonia di saluto con la consegna della targa ufficiale e di alcuni omaggi.
Più che una cerimonia è stato un vero e proprio tributo ad un personaggio che ha sempre creduto nelle grandi potenzialità turistiche della Marca trevigiana e che al turismo ha dedicato oltre 40 anni di impegno.
Il cursus honorum di Garatti, classe 1952, è di tutto rispetto ed è praticamente un simbolo di accoglienza e di turismo. Titolare di uno degli alberghi storici della città, il Fogher, ereditato dalla famiglia, dalla mamma Speranza, ma condotto ancor oggi in prima persona per pura passione, luogo simbolo in cui è nata la ricetta antesignana del tiramisù in coppa (in origine coppa imperiale poi trasformata dai Campeol nel mitico dolce) è albergatore e ristoratore a tutto tondo. Entrato in Confcommercio nel 1981, ha trascorso quasi 40 in Consiglio, come presidente degli albergatori (ha presieduto il gruppo ininterrottamente dal 1986 al 2006 anno in cui ha lasciato il testimone a Capraro), vicepresidente di Ascom Treviso con delega al turismo, componente di Giunta, rappresentante del settore in Camera di Commercio, fino alla presidenza di Marca Treviso, Consorzio di operatori nato nel 1996 in seno a Confcommercio in base alla legge 13 del 1994 con la denominazione di “Consorzio di Promozione turistica Treviso una provincia intorno”, poi divenuto Fondazione Marca Treviso (2019). Gianni Garatti, subentrato ad Antonio Palazzi, lo presiede dal 2003.
Garatti ha vissuto il turismo a 360 gradi: da albergatore, da ristoratore, da uomo del Privato e da uomo del Pubblico perché per ben due mandati (fine anni ’90 e primi anni ‘2000) è stato sia presidente dell’Azienda di Promozione turistica Treviso, all’epoca APT nello storico Palazzo Scotti, realtà promozionale scomparsa in base alla legge 33/2002 che assegna le competenze alle Provincie, sia presidente dell’Aer Tre spa, ovvero dell’aeroporto Canova di Treviso, simbolo dell’ascesa turistica della città di provincia, dal 2010 al 2013, vivendo in diretta la storica inaugurazione.
Nell’arco della sua vita associativa, il turismo è passato da settore marginale (anni ’80 e ’90), con pochi alberghi dediti per lo più al turismo business, con tassi di occupazione camere molto bassi, ad un turismo leisure, che fonda le proprie radici sul valore del week-end colto, raffinato, con turisti attenti alla buona tavola e al buon vivere, informati sulle mostre, che rilancia Treviso non solo come entroterra o dormitorio di Venezia, ma in grado di attrarre per la sua valenza di provincia cui non manca nulla e che vuole andare ben oltre la promozione costruita attorno a radicchio, prosecco, tiramisù: il rosso delle città murate, il blu delle acque, il verde della natura, il bianco dell’arte i famosi 4 temi e 4 colori identificativi scelti da M. Brusatin che oggi campeggiano nella chiocciola-logo della Fondazione Marca Treviso.
In apertura- al saluto del Sistema- è intervenuto il Presidente della Camera di Commercio di Treviso Belluno Mario Pozza, che ha ribadito “il ruolo insostituibile delle categorie e del mondo associativo allo sviluppo dell’economia e del turismo, sottolineando come l’impegno di Garatti si è tradotto in risultati concreti per il territorio e per le imprese”.
La storia promozionale di Treviso e della sua Provincia ne ha vissute parecchie di tappe e Garatti c’è sempre stato. “Le svolte” – afferma Dania Sartorato – presidente dell’Unione provinciale Confcommercio – “sono state date dalla stagione delle grandi mostre, iniziata con Marco Goldin nel 2004 e conclusa nel 2015, dall’allargamento dei temi promozionali. La Marca Trevigiana si promuove in mille modi: col Golf, con lo sport, con le ciclovie e oggi vogliamo riconoscere a Garatti la capacità di aver saputo individuare tutti questi filoni e di averli saputo promuovere in maniera instancabile. Ma il valore che sta alla base di ogni promozione e che Garatti ha saputo interpretare è il valore dell’accoglienza, la grande leva attraverso la quale si muovono tutti i flussi turistici. In questi anni abbiamo tutti lavorato sull’unicità dell’accoglienza, unendo la ristorazione all’alberghiero, perché il turismo è e deve essere un’esperienza completa, globale, immersiva”.
Federico Capraro, suo collega e già successore in Federalberghi, oggi presidente di Ascom-Confcommercio Treviso lo ha salutato riconoscendogli in pieno ruolo di “amico, consigliere e pioniere del turismo, visionario capace di anticipare temi e progetti oggi già divenuti realtà che hanno prodotto risultati sotto gli occhi di tutti”.
Giovanni Cher, oggi presidente di Federalberghi Treviso, nel rendergli omaggio ha voluto sottolineare: “la consapevolezza e la forza che ha sempre dato alla categoria degli albergatori che in questi decenni hanno vissuto tutta l’evoluzione del turismo. Gianni è stato un esempio, con la sua tipica grinta e la grande passione, ci ha sempre spinto a rinnovarci, a cercare nuove idee e soluzioni per non farci trovare impreparati ai grandi appuntamenti.”
Nel saluto a Garatti reso dalla Confcommercio, con il contributo della Camera di Commercio dove ha sede la Fondazione, si è ripercorsa la storia del turismo trevigiano, un comparto cresciuto in questi decenni strategici che oggi vede il nostro capoluogo in vetta alle classifiche delle città d’arte e la nostra provincia prediletta da turisti, visitatori, escursionisti, con un grandissimo fiore all’occhiello, le Colline di Conegliano e Valdobbiadene patrimonio Unesco.
Ma per Gianni Garatti parlare di Marca trevigiana significa pensare alle tante suggestioni, sempre vive: il Montello, i colli Asolani, i fiumi, le Colline, le ville, i Castelli, la bicicletta, la buona tavola. In una parola quella Marca gentile e cortese, gioiosa et amorosa che “Il Presidente Garatti” ha contribuito a promuovere.