Ca' Farsetti, sede del Municipio di Venezia
Ca' Farsetti, sede del Municipio di Venezia

Giunta comunale: via libera al bando con gli indirizzi per l’affidamento in locazione di immobili di proprietà comunale nella città antica e insulare ad uso magazzino.

La Giunta comunale di Venezia, riunitasi ieri, su proposta dell’assessore al patrimonio Paola Mar, ha approvato una delibera che promuove un bando contenente gli indirizzi per l’affidamento in locazione di immobili di proprietà comunale ubicati nella città antica e insulare ad uso magazzino che possono essere adibiti alla conservazione di merci o comunque complementari e di supporto ad un’attività commerciale già in essere.

“L’interesse di questa Giunta è quello di agevolare le imprese che già operano in città e nelle isole mettendo a disposizione delle stesse spazi e locali da adibire ad uso magazzino a seguito di una procedura ad evidenza pubblica – spiega l’assessore Mar -. L’assegnazione seguirà precisi criteri che terranno conto della valorizzazione e dell’effettiva strumentalità del magazzino per l’esercizio dell’attività di impresa, considerando la vicinanza tra le due unità immobiliari. Si darà, poi, rilievo all’anzianità dell’impresa che presenterà la richiesta oltre che valutare l’offerta economica sul canone di locazione e la qualità del progetto. Si tratta di una scelta destinata principalmente alle attività veneziane”.

Il bando prevede, inoltre, che i locali che necessitano di interventi di manutenzione e di adeguamento impiantistico in base alle necessità commerciali e lavorative dell’aggiudicatario, saranno a carico dello stesso e sarà prevista una riduzione del 50% del canone di locazione nel caso in cui i locali assegnati richiedano ingenti interventi di manutenzione. I canoni di locazione per l’utilizzo degli immobili di proprietà comunale saranno quantificati sulla base dei valori correnti di mercato.

Per i partecipanti al bando sarà necessario non avere contenziosi giudiziari pendenti con l’Amministrazione comunale, sarà, poi, vietata qualsiasi variazione, anche parziale, della destinazione d’uso dell’unità immobiliare locata e delle modalità di svolgimento dell’attività contrattualmente prevista e la violazione di tale divieto, così come il mancato uso dell’immobile, comporterà la risoluzione di diritto del contratto.

A garanzia del corretto adempimento degli obblighi contrattuali, il locatario dovrà presentare un’idonea fidejussione pari a tre mensilità; nel caso i beni non venissero assegnati alle ditte commerciali, la successiva evidenza pubblica dovrà essere estesa anche alle persone fisiche e soggetti privati ed effettuata sulla base della maggior offerta rispetto al canone base d’asta.