“Rendere facilmente accessibile ai cittadini la comprensione di quanto viene fatto dalla Giunta Regionale è un obbiettivo che da sempre caratterizza questa Amministrazione. Obbiettivo, ancora più importante quando si parla di bilancio perché i Veneti hanno il diritto di avere nella maggior trasparenza un’informazione corretta e puntuale sui risultati finanziari, economici e patrimoniali”.
Così il Vicepresidente della Giunta regionale e assessore al Bilancio Gianluca Forcolin, annuncia la pubblicazione del rendiconto 2018 sul portale della Regione del Veneto. Il documento, pur nella sua completezza, in forma semplificata e agevolmente comprensibile da parte del cittadino – grazie anche a rappresentazioni grafiche oltre che a chiare elencazioni delle varie voci di bilancio – è accessibile al link: https://rendiconto.regione.veneto.it.
“È un’occasione per comprendere l’impegno rilevante che unisce tutta l’amministrazione regionale – sottolinea il Vicepresidente – Il Rendiconto generale dell’anno scorso ha un valore complessivo di 16.486.356.420,13 euro con entrate e spese in pareggio. I numeri fondamentali testimoniano uno stato di buona salute dei nostri conti, cosa non banale se si considera che le regioni sono sempre più impegnate a misurarsi in un contesto di rigidissime regole di finanza pubblica, che ancora una volta si è arrivati alla chiusura del documento senza aver aumentato minimamente la pressione fiscale di nostra competenza e senza intaccare la qualità dei servizi”.
“Questo risultato soddisfacente – conclude Forcolin – è sottolineato anche nell’equilibrio tra le sostanze prelevate e quelle impiegate. Così come nella spesa corrente pro capite che, pari a 2.219 euro, è indirizzata per l’87% all’ambito sanitario. Questi numeri, come gli altri dettagliati nel documento, confermano ancora una volta la virtuosità del Veneto a livello nazionale, dimostrandola al cittadino con documenti alla mano. Per noi la considerazione verso il cittadino è totale come confermano anche i tempi di pagamento da parte della Regione che, proprio nel 2018, si sono attestati a circa 20 giorni contro i 30 imposti dalla legge”.