Il governatore del Veneto, Luca Zaia sta presentando proprio in questo momento in una conferenza stampa la nuova ordinanza regionale per il contenimento del Covid 19 e degli assembramenti con effetto dalla mezzanotte di venerdì fino al prossimo 3 dicembre.
Attività fisica solo fuori città e distanziati di almeno due metri.
Solo una persona per nucleo famigliare all’interno di un esercizio salvo particolari necessità e, no mercati, a meno che non ci sia un piano dei sindaci ad hoc con perimetrazione, unico varco d’accesso separato da quello d’uscita e vigilanza che controlli il rispetto di uso di mascherina e distanziamento.
La spesa alla mattina consigliata solo per chi ha più di 65 anni ma non è un divieto per gli altri, solo una raccomandazione per dividere persone più a rischio dagli altri.
Vietata la consumazione di bevande e cibo all’aperto in aree pubbliche ad eccezione di quelle dei locali predisposti per quest’uso.
Nei giorni prefestivi, le attività di vendita con uno o più negozi, i parchi commerciali, sono chiusi al pubblico salvo per la vendita di beni di prima necessità. Gli outlet sono quindi chiusi anche il sabato. Nei giorni festivi sono chiusi tutti i negozi con beni di prima necessità. Consigliata la vendita a domicilio, anche la spesa.
La mascherina va portata sempre, va tolta solo per mangiare, bere e fumare in luogo pubblico, si può togliere solo per attività motoria intensa. Obbligo di tenerla anche in auto se ci sono persone non conviventi e sempre nei mezzi pubblici.
Queste le parole del governatore Luca Zaia: “Questa è una modalità estrema, la mascherina va tenuta sempre, che poi non ci siano i fake. Non vengono tolti servizi ai cittadini, si chiede uno sforzo agli operatori ma come governatori abbiamo pensato che prevenire è meglio che curare e abbiamo pensato che piuttosto di trovarsi in una zona rossa domani meglio fare un sacrificio oggi. Un sacrificio minimo perché comunque le attività restano ma non bisogna andare in mezzo alla confusione. Fatelo questo sacrificio per il bene dei veneti”.