E’ una guerra aperta tra Cesare De Stefani, proprietario dell’Osteria senz’Oste di Valdobbiadene ed il Fisco.

L’Osteria senz’Oste è stata senz’altro una iniziativa senza precedenti portata avanti dall’imprenditore trevigiano Cesare De Stefani negli anni scorsi: un rustico sulle colline del Cartizze in cui vino, salumi e altri generi alimentari venivano messi a disposizione dei clienti su offerta libera.

L’avventore era in grado di decidere come soddisfare la propria fame e, liberamente, saldava il conto imbucando il denaro in una cassetta.

La commissione tributaria generale ha però ritenuto che questo metodo di pagamento, senza ricevuta fiscale, non fosse regolare a tal punto da infliggere al proprietario una condanna di pagamento di circa 10 mila euro oltre alle spese processuali che superano i 4.000 euro.

La sentenza, tra l’altro, si riferisce solamente alle entrate relative alle annate 2007-2008 lasciando presupporre che De Stefani debba ancora avere a che fare con la giustizia per le annate a venire.

Un’altra “isola felice” costretta a sospendere l’attività a causa dei ricorsi del Fisco, anche se il proprietario è deciso a non arrendersi: “Non mi fermo qui. Sarà una battaglia lunga ancora diversi anni, e sono pronto a ricorrere in Cassazione”. L’imprenditore di Valdobbiadene di recente ha denunciato, a suo parere, diversi errori di calcolo effettuati dalla Agenzia delle Entrate che avrebbero compromesso l’andamento delle indagini.

Matteo Venturini

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