Con sentenza depositata oggi, il Tar Veneto dichiara inammissibili i ricorsi presentati da Salini Impregilo, con intervento ad adiuvandum di Codacons e di alcuni privati, contro la Regione Veneto, Consorzio Stabile Cis e Spa Superstrada Pedemontana Veneta. Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, afferma che “è una sentenza che definisce con chiarezza come il percorso giuridico adottato per la realizzazione della Pedemontana Veneta sia corretto. Ricordo che, affrontando questo dossier, -continua Zaia- abbiamo coinvolto la Corte dei Conti, l’Anac e l’Avvocatura di Stato. Ho nominato Commissario per l’opera il vice Avvocato Generale dello Stato, avv. Marco Corsini e abbiamo affrontato tutte le procedure in maniera legittima trasparente. Ora il Tar riconosce la pulizia e correttezza assoluta dei procedimenti adottati.”
Il Tar Veneto ha infatti dichiarato inammissibili i ricorsi, come sottolineato dallo stesso Zaia, sotto vari profili, respingendo tutte le domande di condanna della Regione Veneto al risarcimento dei danni e disponendo che il ricorrente risarcisca alla Regione Veneto le spese di Giustizia. Secondo le disposizioni del Tar, inoltre, che non s è fermato alle questioni processuali, è stato dato atto in modo analitico che le modifiche apportate alla concessione nel 2017 dalla Regione Veneto “non comportano un nuovo equilibrio economico dell’operazione a favore della concessionaria, né comportano una diversa allocazione dei rischi tra le parti.” Si aggiunga inoltre, sempre secondo quanto affermato dal Tar, che “il Terzo Atto Convenzionale ha avuto come effetto soltanto quello di contribuire ad un chiaro equilibrio dell’allocazione dei rischi nell’ambito del rapporto concessionario esistente”; “l’allocazione del rischio della domanda sulla concedente è stato espressamente previsto e voluto proprio dall’Ati di cui la ricorrente era capogruppo e mandataria”.