La ricerca è stata condotta da un gruppo dell’Università di Padova, sotto la guida del dottor Carlo Foresta: l’utilizzo dei nuovi dispositivi elettronici, dei pc portatili, dei tablet e degli smartphones ha drasticamente cambiato le abitudini degli italiani in ambito sessuale. I siti web pornografici, ormai di facile accesso, sono frequentati in Italia dall’80% dei giovani, per lo più figli unici lasciati in solitudine dai genitori. L’8% di questi ragazzi poi ne fruisce ogni giorno, con un tempo di permanenza che varia dai 20 ai 30 minuti. Non si tratta di un’indagine sociologica fine a se stessa e senza conseguenze: gran parte dei frequentatori abituali di questi siti soffrono di patologie sessuali che vanno dall’affievolimento del desiderio all’eiacaulazione precoce.
Marco Mattiazzo