Vivek Chugh_thmbNella stagione estiva spesso si ricorre ai centri dimagranti, nel tentativo di cancellare gli effetti di un inverno di alimentazione sregolata, durante il quale ben poco tempo e ben poche energie vengono dedicate ad una sana attività fisica, complici anche il freddo e le poche ore di sole. L’Unione Nazionale Consumatori dichiara che un numero sempre crescente di consumatori si lamenta di inconvenienti e disavventure in quest’ambito. I consumatori segnalano che la maggior parte di questi centri attrae i clienti con l’offerta di una “consulenza preventiva gratuita”, dicitura altisonante che indica, in realtà, un frettoloso incontro con un incaricato la cui missione consiste nell’ottenere che il cliente sottoscriva il contratto senza approfondire le condizioni fisiche, sanitarie e psicologiche del cliente stesso. In troppi casi la cosiddetta consulenza è un pieghevole pubblicitario del centro, e la visita medica troppo spesso è frettolosa ed effettuata raramente da medici, più spesso da dietisti o perfino estetisti che si limitano a rilevare il peso in eccesso, ignari delle cause da cui può dipendere. Sin dal primo incontro emerge la serietà del centro: solo una visita medica accurata, effettuata da medici specialisti, dietologi, esperti di scienza dell’alimentazione e psicologi può far affrontare con efficacia ogni singola situazione, senza far correre rischi. È risaputo, infatti, che i problemi di peso possono avere cause diverse, spesso più di una e la prescrizione di un regime alimentare corretto non può non tenerne conto. La medicina afferma da tempo che l’aumento di peso può dipendere da molti fattori (ormonali, circolatori, psicologici…) oltre che da cattive abitudini, e che non si può prescindere dall’analisi e dalla comprensione dello stato di salute specifico della persona. Inoltre è scientificamente provata la scarsa efficacia di un regime dietetico in assenza di supporto medico e psicologico. Ma in certi centri, la dieta proposta è sempre la stessa per tutti, nonostante nelle pubblicità vengano sbandierati sedicenti “trattamenti personalizzati”. Si tratta di una generica dieta ipocalorica che, se in un primo momento può apparire efficace, sul lungo periodo non lo è e può perfino generare seri problemi di salute. Per evitare di incorrere in centri improvvisati, quindi, è meglio ricorrere a specialisti qualificati, tenendo bene a mente che solo un miglioramento delle proprie abitudini, non solo alimentari, può far durare nel tempo i risultati conseguiti e, soprattutto, mantenerci più sani. Ma cosa può fare chi è incappato in un centro non serio? Innanzitutto il consumatore dovrà inviare al centro stesso un richiamo scritto, denunciando l’adempimento e chiedendo il risarcimento del danno subito. Chi non avesse ancora saldato i pagamenti può interrompere le sedute e rifiutarsi di pagare le somme residue. In caso di controversia, per ottenere il rimborso di quanto versato, ci si può rivolgere al Giudice di Pace (competente per somme fino a circa 2.500 euro) oppure ad un’associazione di consumatori. Fonte: Unione Nazionale Consumatori