È un momento teso per il mondo dell’agricoltura in Italia, reso incandescente delle proteste che percorrono tutto il paese.
Per CIA, associazione di categoria del settore primario, queste sono manifestazioni della crescente insofferenza dei professionisti, nei confronti di un sistema che impone costi di produzione alti e non retribuisce abbastanza il lavoro agricolo.

La cosiddetta “protesta dei trattori” è arrivata dunque anche nella Marca, con un flashmob che oggi, mercoledì 28 febbraio, vede coinvolte alcune centinaia di mezzi agricoli, e naturalmente altrettanti titolari, imprenditori esausti dalla situazione che si trovano a fronteggiare da ormai alcuni anni.

Gli agricoltori si sono dati appuntamento questa mattina al parcheggio del casello autostradale di Treviso Sud, ma il clou è atteso fra qualche ora, quando cioè tutti i mezzi agricoli (stimati tra un minimo i 300 e un massimo di 500), saranno arrivati presso il civico 1 di Strada della Serenissima, dando vita ad una protesta pacifica contro la discrepanza tra spese e ricavi a cui sono soggetti. Situazione che, citando gli esponenti del settore, negli ultimi anni ha portato quasi all'”annullamento dei guadagni”.

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