E’ un buon provvedimento, legittimo. La giusta risposta a una legge, quella Lorenzin sulle vaccinazioni obbligatorie, che presentava delle incongruenze“. Esordisce così Patrizia Rech, avvocato, intervenuta domenica a Treviso in occasione del convegno che si è tenuto al Maggior Consiglio, promosso da Salute Plus e che affrontava l’argomento “Decreto Vaccini. Informati prima di scegliere”. L’avvocato Rech analizza il provvedimento emanato ieri dal direttore generale della sanità del Veneto, Domenico Mantoan.

“Il provvedimento della Regione Veneto non fa altro che dare una risposta alle problematiche sorte il giorno stesso dell’entrata in vigore della legge promossa dal ministro Lorenzin e alla legge di conversione che ha apportato ulteriori modifiche. Mantoan e con esso la Regione Veneto hanno studiato un documento, una moratoria, così è stata definita, fino al 2019, conforme e giusta e che contesta puntualmente, su alcuni passaggi, l’applicazione della legge. Giusto infatti dare risposta alle tante famiglie che hanno scelto di non vaccinare i figli ma che li devono iscrivere o li hanno già iscritti negli istituti scolastici oppure già frequentano le scuole, dagli asili nido ai primi anni di vita. E a chi nel passato non è stato vaccinato. La legge presenta alcune incongruenze – sottolinea ancora l’avvocato Rech -. E che vanno in contrasto con il diritto alla salute e il diritto allo studio”

La legge dello Stato – prosegue Rech – prevede la decadenza dal diritto all’istruzione, ma non vi può essere decadenza fino a quando non si a stato espletato tutto l’iter legislativo e burocratico sulle vaccinazioni tale da impedire la non possibilità di iscrizione o frequentazione scolastica del bambino. Illegittimo pertanto non permettere a un bambino di frequentare la scuola. Nel frattempo attenderemo con fiducia l’esito del ricorso alla Corte Costituzionale prima di arrivare alla decadenza della frequenza dei bimbi a scuola in seguito al mancato obbligo vaccinale”