Punto Stampa Zaia 1. maggio
Punto Stampa Zaia 1. maggio

Luca Zaia, nel suo consueto punto stampa, ha affrontato diversi temi. Prima di tutto ecco l’aggiornamento sui dati relativi all’epidemia. I tamponi fatti in Veneto sino ad oggi sono 361.404, circa undicimila in più di ieri. I positivi sono 18.098, vale a dire +138, in isolamento c’è stato un incremento di 289 persone, quindi il totale è di 7.182. I ricoverati sono scesi di 39 unità, con la cifra che ora è di 1.085, di cui 110 in terapia intensiva, -4 rispetto a ventiquattro ore prima. Per fare un confronto, le terapie non covid occupate sono 237. I dimessi 2.641, vale a dire +34. I decessi in ospedale 1.157 (+16), quelli in totale 1.449. Infine il consueto dato che riguarda i nati: 107.

Tamponi. “Il nostro obiettivo è di poter analizzare sino a 50 mila tamponi al giorno, come minimo 30 mila da settembre. Per questo motivo stiamo acquistando tre macchine che sono in grado di fare 9 mila analisi al giorno, simili a quella che c’è già a Padova e che in Italia abbiamo solo noi. Saranno collocate negli hub di Treviso, Vicenza e Venezia. Si crea però un altro problema, ovvero che è necessario costituire un gruppo numeroso di operatori in grado di fare 50mila tamponi al giorno. Per questo motivo abbiamo chiesto ai vari direttori generali delle Ulss di avere l’elenco delle persone che già stanno facendo questo lavoro, per capire quante sono, perché nel caso ne assumeremo delle altre. Ci dicono che forse verranno fatti dei test veloci, molto più precisi degli attuali. Se ciò fosse, questo investimento di macchine non sarebbe uno spreco, perché verrebbero utilizzate in un altro modo”.

Indicatori per eventuali richiusure. “Stiamo discutendo con i vari organi centrali per capire come dovrà essere calcolato l’indicatore che ci porterà a dire se siamo in una fase tranquilla, oppure abbiamo qualche focolaio in atto. In varie riunioni abbiamo ribadito che si deve fare molta attenzione a quali parametri devono essere utilizzati. Ad esempio, se si prende in considerazione il numero di contagi, questo non deve essere considerato in assoluto, ma proporzionato al numero di tamponi fatto. La nostra regione ne ha fatti più di tutti, quindi è chiaro che ha molti contagi, ma non per questo dobbiamo essere penalizzati”.

Ordinanze contro DPCM. “Con il Ministro Boccia abbiamo affrontato anche la questione se le nostre Ordinanze fossero incompatibili con il DPCM. L’unico punto che ci è stato contestato è quello relativo alla possibile vendita di piante e fiori e di abbigliamento per bambini nei mercati all’aperto. Adesso cercheremo di verificare anche questa cosa. Ma come vedete le nostre Ordinanze, che hanno sempre cercato di agevolare la vita dei veneti, non vanno contro quanto deciso da Roma. Il nostro non vuole essere un confronto muscolare, non vogliamo fare alcuna battaglia legale e nessuna manovra politica. Boccia ha compreso la nostra Ordinanza, quindi noi non la ritiriamo”.

Famiglie e bambini. “La questione che, con il rientro dal 4 di maggio di molte persone al lavoro, ci siano bambini che potrebbero rimanere da soli a casa, ci sta preoccupando molto. Speriamo che il Ministro della pubblica istruzione ci dia una mano con l’apertura degli edifici scolastici. Come Veneto stiamo portando avanti il progetto con l’aiuto delle scuole paritarie. Ma abbiamo anche in mente di creare un network composto anche da Centri estivi, Grest, Associazioni sportive, per avere una rete sociale con il quale poter gestire i più piccoli”.

Attività bloccate. “Stiamo avendo diversi incontri con diverse categorie, ad esempio con chi fa i lavori stagionali, ma anche con chi ha ristoranti, tutti quelli che fanno i cosiddetti servizi alla persona. Speriamo che dal 4 maggio si possa valutare anche la riapertura di questi settori il prima possibile. Se fosse per noi apriremmo tutto già ora. L’importante è che tutti rispettino le regole, che si capisca che ora noi dovremo affrontare una fase intermedia di convivenza con il virus. Il nuovo slogan deve essere: ‘Se vuoi stare a casa cerca di rispettare le regole’. Comunque, per quello che sto sentendo, molto probabilmente ci sarà una riapertura differenziata per regione”.

Turismo. “Un altro argomento molto importante riguarda il turismo, perché sono molti i lavoratori che stanno perdendo il lavoro. Sento di accordi tra Germania, Austria e Croazia. Per contrastare questa cosa dobbiamo lasciar perdere di fare campagne tradizionali, ma dobbiamo chiedere aiuto a dei ‘Opinion Leaders’. Chiediamo ad esempio a Piero o Alberto Angela di fare uno speciale che parli bene del nostro territorio, mettendo in evidenza che in Veneto si possa venire tranquillamente. E poi facciamo la stessa operazione con degli Influencer, mettiamo in evidenza nei nostri pacchetti turistici che in Veneto si può venire con la massima sicurezza e che, nel caso, si può essere curati in modo eccellente”.