Incontrando i giornalisti il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima ha presentato così l’avvio della campagna per la quarta dose, il cosiddetto “second booster”, che fa seguito al primo “richiamo” effettuato nei mesi scorsi.
Sono circa 45 mila gli over 80 e gli adulti fragili su cui si concentra l’azione dell’Azienda sanitaria veneziana per la quarta dose, e molti di questi sono già “eleggibili” perché dalla terza dose sono già trascorsi i canonici 120 giorni.
L’appello del Direttore Generale è rivolto però anche a tutti coloro che o sono in ritardo con l’adesione alla terza dose, o addirittura non hanno ancora intrapreso il loro percorso vaccinale: “E’ dimostrato in tutti i modi, ormai, che il vaccino – ha detto – protegge dalla malattia in forma grave. Il servizio sanitario ha messo a disposizione ogni via possibile, anche quella costituita da vaccini differenti, per portare tutti a mettersi in sicurezza; e non dovrebbe più esserci nessuno che ancora rischia di ammalarsi gravemente, e di finire in Ospedale e in Terapia Intensiva. L’appello quindi è per tutti coloro che possono ricevere la quarta dose, ma è altrettanto pressante per tutti coloro che, continuando a diffidare della vaccinazione, continuano a rischiare per se stessi e per gli altri”.
Resta preponderante il numero di coloro che non hanno motivi gravi per rivolgersi alla struttura: il 53% degli utenti entra ed esce con Codice Bianco, il 18% con Codice Verde. “E nonostante il fatto che ci troviamo spesso ad assistere persone che non hanno una reale urgenza – ha sottolineato la dottoressa Rosada – anche a queste persone i nostri sanitari garantiscono una presa in carico completa e contenuta nei tempi: il 70% dei Codici Bianchi e Verdi concludono il loro iter completo in Pronto Soccorso in meno di 4 ore, un altro 25% degli accessi viene preso in carico, assistito e dimesso in meno di 6 ore. E’ solo una parte residuale, il 7% degli utenti, che si trattiene in Pronto Soccorso per più di 8 ore; ma va ricordato il fatto che una volta accolto un paziente, il nostro servizio non lo dimette se non siamo certi di averlo rimesso in sicurezza”.
In proposito il Direttore Generale Edgardo Contato ha voluto ringraziare gli operatori dei Pronto Soccorso: “Qui si è riversata negli ultimi anni – ha detto – una pressione enorme, sia in epoca pre Covid, sia durante la pandemia, quando gli accessi sono diminuiti ma il lavoro dei sanitari si è complicato drammaticamente per le necessarie misure di contenimento del contagio. E in queste settimane i nostri Pronto Soccorso accolgono e assistono mediamente 550 persone ogni giorno, di cui 220 solo a Mestre, fornendo in totale più di 2mila prestazioni giornaliere medie. Se pensiamo che è uno degli ambiti in cui è difficilissimo trovare personale da assumere in ruolo, nonostante tutta la disponibilità messa in campo dalla sanità regionale, a chi è in prima linea devono andare tutto il sostegno e tutto l’incoraggiamento possibile”.